San Salvo. “Sono certa che tutti i miei concittadini abbiamo compreso il periodo che stiamo vivendo. A tutti è richiesto il rispetto di semplice regole di comportamento. Non tutti si impegnano a rispettarle, ma ci dobbiamo impegnare a farlo nel rispetto della nostra e della salute altrui”. A dichiararlo il sindaco Tiziana Magnacca che commenta come da oggi l’Abruzzo sia entrato in zona arancione con regole ancora più stringenti per proteggerci dal rischio di contagio da coronavirus.
“Ho ricevuto una telefonata dal prefetto di Chieti Forgione per esprimere vicinanza anche alla comunità sansalvese e per invitare a fare un appello per chiedere di sensibilizzare al massimo la popolazione a un maggiore senso di responsabilità in questa fase così delicata. Continuano a esserci, purtroppo, ancora assembramenti, che non sono consentiti, formati dai giovani”.
Il sindaco Magnacca comunica altresì che il questore di Chieti, con una lettera circolare, ha annunciato che è stato attivato un servizio congiunto tra tutte le forze dell’ordine, con il coinvolgimento anche della Polizia Locale di San Salvo, per eseguire controlli specifici per evitare gli assembramenti per contenere il contagio e l’uso corretto della mascherina.
“Faccio ancora una volta un appello ai genitori perché fino alla maggiore età dei figli – sottolinea il sindaco di San Salvo – sono responsabili delle loro azioni. E’ opportuno e necessario evitare che i ragazzi siano lasciati senza controlli. Continuano a essere segnalati dai cittadini e dalla Polizia Locale raggruppamenti di ragazzi privi di mascherina e non distanziati. In questo modo perde significato non andare a scuola e procedere con la DAD”.
Dall’obbligo di indossare la mascherina alla necessità di rispettare la distanza di un metro nelle relazioni sociali, passando per il divieto di assembramento, di svolgere feste, organizzare convegni: i cittadini che non rispettano le regole rischiano una sanzione base per mancato rispetto delle misure Covid 19 pari a 280 euro, che può arrivare a 560 euro in caso di recidiva.
Le multe per chi viola le norme sono state stabilite dal Decreto Cura Italia, approvato nei primi mesi di emergenza sanitaria. Quello che è cambiato negli ultimi giorni sono i casi in cui possono essere applicate: le novità introdotte dai DPCM del 13 e del 18 ottobre, infatti, aggiungono nuovi casi di violazione.