Riconsegna dei testi sierologici a Caldari

Ortona. Su 640 residenti di Caldari che si sono sottoposti al test sierologico, nei giorni 18 e 19 aprile scorso, risultano postivi e quindi aver sviluppato gli anticorpi al Sars-COV-2, 76 cittadini e quindi il 12% del totale.

Un risultato importante che ben sottolinea come il Coronavirus si sia diffuso velocemente nella piccola comunità di Caldari, che ha registrato in totale 21 casi di positività accertata di cui purtroppo 9 deceduti, con un numero considerevole di persone asintomatiche che hanno comunque contratto il virus e quindi erano possibili fonti di contagio e diffusione.

Tutto ciò rende l’azione di prevenzione messa in campo dall’amministrazione Castiglione, in collaborazione con la Asl Lanciano Vasto Chieti e la Regione Abruzzo, attenta e tempestiva. Poiché la prima richiesta di zona rossa per Ortona e Caldari fu inviata il 17 marzo 2020 e reiterata con una seconda richiesta, all’aggravarsi della situazione nell’area di Caldari, il 25 marzo 2020. L’ordinanza del Presidente della Regione che istituì la zona rossa a Caldari porta la data del 27 marzo 2020.

Nonostante le difficoltà e le limitazioni subite dalla comunità di Caldari, anche alla luce dei risultai sierologici, la zona rossa ha permesso di contenere e limitare la diffusione del contagio impedendo di fatto ai soggetti asintomatici di continuare a circolare sul territorio per motivi di necessità come il lavoro.

«Una scelta difficile ma necessaria, come confermano i risultati dei test, presa – sottolinea il sindaco Leo Castiglione- nell’esclusivo interesse della tutela della salute dei residenti di Caldari e di tutto il territorio ortonese, purtroppo ci siamo trovati tutti di fronte a un’emergenza imprevedibile ed eccezionale a cui nessuno era preparato. Sempre con l’obiettivo primario della tutela della salute dei miei cittadini, in collaborazione con la Asl Lanciano Vasto Chieti e l’Istituto Zooprofilattico di Teramo, abbiamo messo in campo con un contributo comunale di 20 mila euro un’azione di screening unica sul territorio regionale con tamponi diagnostici e test sierologici che oggi ci permettono di avere un quadro chiaro e definito di quella che è stata l’emergenza sanitaria a Caldari. Ringrazio per questo tutti i cittadini che non solo in quei 26 giorni di zona rossa hanno collaborato, compreso e sopportato le limitazioni ma che poi hanno deciso responsabilmente di partecipare allo screening nelle due giornate di aprile».

Il prossimo fine settimana nei giorni di venerdì 5 giugno e sabato 6 giugno, dalle ore 09.30-12.30 e 15.30-18.30 nella sede della scuola primaria di Caldari saranno restituiti i risultati dei test grazie alla collaborazione dei volontari del Cnab Soccorso Protezione Civile.

«La fine dell’emergenza- conclude il sindaco Castiglione- e il ritorno graduale alla normalità, anche con la riapertura delle attività più colpite non deve però far abbassare la guardia, poiché purtroppo il virus non è ancora scomparso e in questi giorni assistiamo a nuovi contagi in Abruzzo e anche nella nostra Provincia che colpiscono soprattutto la fascia più giovane. Bisogna mantenere comportamenti corretti e seguire le prescrizioni per il distanziamento sociale per superare tutti insieme questa terribile pandemia».

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