Le ragazze, dopo essersi confidate con una loro docente, componente dell’Associazione Save Emily Abruzzo, hanno avuto il coraggio di presentare denuncia ai Carabinieri.
Per mesi sono state costrette a compiere prestazioni sessuali con la minaccia di diffondere immagini video che le ritraevano in atteggiamenti compromettenti.
È il secondo caso scoperto nel giro di alcuni mesi dai carabinieri di Vasto, dopo la denuncia di una sedicenne che lo scorso maggio ha già portato all’arresto di altri sei minorenni, dei quali due rimessi in libertà “considerata la delicatezza della materia – dichiara il maggiore Amedeo Consales, comandante della compagnia carabinieri di Vasto – e l’età minore di tutti gli attori (vittime e carnefici), si è reso necessario, sotto il coordinamento di Roberto Polella, la prosecuzione delle investigazioni per fare piena luce su un caso che denota un disagio minorile diffuso ed una importante perdita di valori morali e giuridici”.
I quattro arrestati sono stati associati all’Istituto penale per minorenni di Casal del Marmo.