Ortona. A seguito del principio d’incendio sviluppatosi a bordo della Motonave NS SABINA nel porto di Ortona nel corso della giornata di ieri (venerdì), l’unità è stata sottoposta oggi ad un’ispezione di sicurezza della navigazione, verifica necessaria per consentire le successive valutazioni da parte della Capitaneria di porto di Ortona ai fini dell’autorizzazione alla partenza.
L’incendio sviluppatosi nella giornata di ieri è stato prontamente segnalato da parte dell’equipaggio nave, è ciò ha consentito ai Vigili del Fuoco ed al personale della Capitaneria di porto di Ortona di intervenire tempestivamente; la rapida attivazione del piano antincendio portuale, poi, con la risposta immediata dei servizi tecnico-nautici operanti presso lo scalo ortonese, ha permesso di mettere in sicurezza l’intero bacino portuale e le unità navali che in quel momento erano ormeggiate presso la banchina Commerciale. Anche se la tempestività e l’efficacia del dispositivo di intervento hanno evitato danni evidenti alla nave, in situazioni simili è d’obbligo effettuare delle ispezioni approfondite, per escludere qualsiasi compromissione della sicurezza di bordo, e per verificare che non ci siano state negligenze o disattenzioni ripetibili da parte dell’equipaggio.
Gli accertamenti sono tuttora in corso, e l’esito degli stessi sarà reso noto nelle prossime ore.
Da un ulteriore accertamento prettamente amministrativo, il Comando della Capitaneria di porto di Ortona ha altresì provveduto ad acquisire ogni utile informazione relativa alla merce presente a bordo della stessa, rilevando che la nave, il cui prossimo porto di destinazione è Temryuk (Russia), stava trasportando materiali, presumibilmente rientranti nell’allegato X del Reg. (UE) n. 883/2014, così come modificato dal Reg. (UE) 2022/576, recante la lista dei beni e tecnologie idonei all’uso nella raffinazione del petrolio e nella liquefazione del gas naturale, per i quali è vietata l’esportazione in Russia.
Al riguardo è stato richiesto all’unità di crisi del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ed alla competente Agenzia delle Dogane, un chiarimento circa la possibilità o meno di esportare i materiali interessati, il tutto ai fini del successivo rilascio delle spedizioni alla nave, come previsto dal Codice della Navigazione.