Paura terrorismo in Abruzzo: gli obiettivi sensibili. Parla l’esperto

Ai microfoni di Rete8, l’esperto Antonio Teti ha parlato di terrorismo, dell’attacco avvenuto in Russia e delle possibilità che qualcosa del genere avvenga in Italia.

Negli ultimi giorni, si è tornati a parlare in maniera ampia e articolata di un fenomeno che, per diverso tempo, sembrava ormai sopito sopratutto in luoghi più vicini a noi geograficamente e culturalmente. L’argomento è quello del terrorismo, nello specifico quello di matrice islamica, riemerso in seguito agli eventi che hanno coinvolto la Russia negli scorsi giorni e che hanno portato alla morte di centinaia di civili.

PAURA TERRORISMO foto michelesantoro_ufficiale
PAURA TERRORISMO foto michelesantoro_ufficiale abruzzo.cityrumors.it

Gli eventi di Mosca, che hanno visto dei terroristi infiltrarsi in un teatro iniziando a sparare sulla folla, decimando i civili presenti, hanno destato grande preoccupazione soprattutto in seguito alla rivendicazione dell’attacco da parte del gruppo terroristico islamico ISIS. Adesso, anche in Italia ci si inizia a chiedere se potrebbe capitare qualcosa di simile. A fare chiarezza ci ha pensato l’esperto Antonio Teti.

La parole dell’esperto

L’allarme terrorismo è tornato a inquietare la serenità della popolazione europea e, gli italiani, non hanno fatto eccezione. L’attacco in Russia, del quale hanno iniziato a circolare anche i video dettagliati e crudi, ha gettato la popolazione nel panico. Molti si chiedono dunque se uno scenario come quello russo potrebbe capitare anche in Italia e, in caso, quali siano i luoghi d’interesse maggiore. 

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A queste domande ha risposto Antonio Teti, esperto di terrorismo, responsabile del settore informativo dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti che, ai microfoni di Rete8 ha parlato della situazione terrorismo in Abruzzo e delle garanzie che ci sono, a prevenzione di eventi tanto rovinosi. Non bisogna infatti generare allarmismo ma serve prudenza, dice Teti.

Parlando dei terroristi in Russia, Teti ha ricostruito il loro profilo più come quello di “cani sciolti” che di vera e propria cellula organizzata:”Rivendicato dall’Isis? Troppe incongruenze rispetto ai criminali organizzati. Non si sono fatti esplodere, sono fuggiti nella stessa auto, si sono messi d’accordo su internet e hanno ricevuto 5.000 euro per compiere la strage”. Secondo Teti, è stato più un modo per svilire la figura di Putin agli occhi dei suoi concittadini.

Per quanto riguarda l’Italia, Teti precisa che le comunità islamiche sono meno numerose di altri paesi europei e che il controllo capillare del territorio, eseguito da polizia e carabinieri, assicura un grado di sicurezza più alto. In Abruzzo, secondo Teti, due potrebbero essere gli obiettivi sensibili: Telespazio e Leonardo SOC di Chieti anche se è molto più probabile un attacco hacker che un attacco ad armi spianate.

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