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Cronaca Chieti

Ortona, riprendono i servizi educativi del Comune con la riapertura del nido e del Cipì

Ortona. Il nido d’infanzia “Antonio Gramsci” e il servizio CIPÌ della biblioteca riaprono per le attività dell’anno educativo 2019-2020. Il Nido, già in avvio dal 2 settembre con la gestione della Cooperativa Leonardo, vede la copertura completa di tutti i 59 posti disponibili per i bambini fino a tre anni insieme ad un successo di richieste da parte delle famiglie con le 90 domande pervenute, segno di un concreto apprezzamento dovuto alla qualità ormai consolidata del servizio. Le prime due settimane sono dedicate all’accoglienza, ed immediatamente dopo si struttureranno le attività didattiche per l’intero arco della giornata che va dalle ore 7,30 alle 17,30, organizzate nelle tre sezioni: quella dei piccoli (fino ad un anno di età), quella dei medi ( fino a due anni di età), quella dei grandi ( fino a tre anni di età).

Oltre le ammissioni al servizio sono state redatte le graduatorie di attesa che, nei casi di rinuncia, determineranno i nuovi ingressi. Da giovedì 12 settembre prenderà avvio anche l’anno educativo del CIPÌ della biblioteca, servizio all’interno del Piano Sociale gestito dal Consorzio SGS, con oltre 40 bambini e loro famigliari iscritti e frequentanti.

«Un coinvolgimento così ampio delle famiglie nella cura e nell’educazione dei bambini dalla nascita fino a tre anni – dichiara il sindaco Leo Castiglione – indica una azione di questa amministrazione costante e continua per la qualità educativa, un lavoro di squadra che ha impegnato e continuerà a impegnare tutti».

Il Nido e il Cipì sono all’interno del Polo per l’Infanzia del comune di Ortona che, insieme ai due Istituti Scolastici Comprensivi del territorio, organizzano i percorsi educativi dalla nascita fino ai sei anni con progetti di continuità e di scambio. «Riconosciuto a livello regionale e nazionale come struttura innovativa – dichiara l’assessore Ilaria Ortolano – il nostro Polo per l’Infanzia ha generato buone prassi che stanno diventando uno tra i modelli di riferimento anche per altre realtà territoriali».