Montenerodomo. Eccellente e tempestiva l’iniziativa innovativa intrapresa recentemente dalla Asl Lanciano Vasto Chieti, con la sperimentazione a domicilio di Kit di farmaci e saturimetro a ciascun paziente con Codiv-19, integrata con il monitoraggio da remoto delle condizioni cliniche del paziente con Codiv-19.
Tale modello persegue “una strategia centrata sulla presa in carico, a domicilio, di tutte le persone risultate positive al test, anche con pochi sintomi, e quelle in attesa di risultati che presentino, però, una condizione clinica riconducibile al Coronavirus”, e riprende opportunamente la sperimentazione avviata con la firma della Convenzione tra l’Asl 2 Abruzzo e i Comuni dell’Area Interna Basso Sangro Trigno.
Infatti lo slogan “dall’ospedale si passa al territorio” dovrebbe essere adottato anche nelle aree urbane per tutta la fase post emergenza Codiv-19, quella di ritorno alla normalità. Risulta indubbio che nella fase post-epidemica, quando i giovani e gli adulti torneranno gradualmente a svolgere le proprie attività quotidiane, le persone anziane e fragili, sia al proprio domicilio che in Residenza assistenziale, debbano essere confinate e protette ancora a lungo dal virus. Questo si può fare proprio ampliando e potenziando le iniziative sperimentate con il nuovo modello proattivo per la fragilità nell’Area Interna Basso Sangro Trigno: la telesalute, gli infermieri e ostetriche di comunità, la Palestra della Mente Montessori e, in generale, il sostegno socio-sanitario alla fragilità nei luoghi di vita della popolazione più fragile, identificata e monitorata dal Sistema Informativo Socio Sanitario Territoriale.
Le evidenze emerse nell’ultimo mese di epidemia sull’approccio esclusivamente ospedaliero per il contrasto all’epidemia (quello adottato dalla Regione Lombardia) indicano chiaramente e non fanno che consolidare il modello adottato dal Programma Strategico Salute 2018-2020 SNAI, con l’assistenza centrata sulla persone, cioè orientata al potenziamento delle capacità residue, all’attenzione, al rispetto e alla dignità della persona fragile, alla necessità di continue e prolungate interazioni inter-personali, l’attenzione alle capacità di adattamento e di self-care. In questo contesto risulta vincente l’adozione della tecnologia e-health, con contatti frequenti da remoto di un operatore che si prende cura della persona, con l’ausilio del teleconsulto, della verifica dell’aderenza alla terapia, del monitoraggio elettronico dei parametri clinici e, soprattutto, della presenza nominativa, periodica, che tranquillizza, riduce la solitudine del confinamento e rafforza l’auto cura.
“Ringraziamo la ASL – dice il referente di Area, Antonio Tamburrino – e il Direttore generale Thomas Schael che appena insediatosi ha voluto incontrarci e condividere e implementare la ns strategia; egli ha dimostrato grande sensibilità per il territorio e sono convinto che potremo lavorare sulla strada intrapresa anche in questa pandemia COVID-19”.