Guardiagrele. «Visto il protrarsi della mancanza d’acqua nel nostro territorio e visti i continui disagi arrecati alla vita quotidiana di ognuno di noi, oltre le difficoltà che una simile situazione comporta, su proposta del Comune di Guardiagrele è stato richiesto al Ministro per il Sud e la Coesione del territorio ed al Ministro per l’Ambiente, Tutela del Territorio e Mare, oltre a Prefettura, ERSI e Regione, l’attivazione dello Stato di Emergenza Idrica». Questo l’annuncio del sindaco di Guardiagrele Donatello Di Prinzio che cerca ancora di farsi sentire circa il grave problema della carenza idrica che affligge il territorio da ormai troppo tempo.
A questa richiesta hanno aderito anche i sindaci dei comuni di Pennapiedimonte, Filetto, Orsogna, San Martino sulla Marrucina e Casacanditella, ovvero tutti i comuni che sono riforniti d’acqua dalla sorgente dell’Avello. Nel dettaglio, i sindaci intervengono per chiedere che vengano realizzate opere che possano negli anni assicurare l’apporto idrico alle popolazioni dei sei paesi in modo continuativo, visti anche i cambiamenti climatici sfavorevoli ad un approvvigionamento adeguato. Inoltre, nella missiva Di Prinzio insieme agli altri sindaci, chiede lo stanziamento di risorse economiche per interventi di adeguamento del sistema idrico dell’intero comprensorio “Avello” per una somma di circa 16 milioni di euro attraverso la società di gestione Sasi s.p.a. che nel 2014 e poi nel 2008, aveva già redatto due progetti.
«La situazione è ormai insostenibile» – continua il primo cittadino – «e solamente con azioni concrete si può porre rimedio alla mancanza d’acqua che ormai colpisce il territorio per gran parte della giornata. Speriamo di avere una risposta concreta e giungere al più presto finalmente ad una risoluzione del problema».