Vasto. “Dei delinquenti – perché in altro modo non si possono chiamare visto che hanno chiaramente infranto la Legge – hanno utilizzato del diserbante per fare “pulizia” ai bordi della pista ciclabile di Vasto Marina, all’interno della omonima Riserva Naturale Regionale, nonché area SIC. Sulla questione pensiamo non si possa aggiungere altro perché la gravità del fatto, sia naturalisticamente che in termini sanitari, è comprensibilissima da tutti come in pochi altri casi. Ci sono poi importantissimi aspetti da veri ficare, da parte degli enti preposti allo scopo, sul tipo di diserbante usato, sul possibile effetto cancerogeno e sulla liceità dell’utilizzo in base al patentino richiesto. Ad ogni modo, ciò che è fuori da ogni dubbio, è l’utilizzo del diserbante. Infatti l’evidente disseccamento, che in questo periodo non può avvenire – soprattutto in un periodo di abbondanti piogge come quello attuale -, non può lasciare spazio a dubbi interpretativi: è stato buttato del materiale vietato in piena Area Protetta, in pieno periodo vegetativo e in pieno periodo riproduttivo della fauna. Altro problema non secondario è quello dei controlli nell’Area Protetta: per l’ennesima volta nessuno pare si sia accorto di niente e, andando avanti così, pensiamo che la Riserva Marina di Vasto non possa che andare incontro al disastro totale, sia naturalistico che economico. Ma questi veri e propri atti vandalici non si sono veri ficati solo nella Riserva di Marina di Vasto: altro diserbante è stato buttato su parte della vegetazione che costeggia la scogliera di Vasto all’altezza della caletta di Cungarelle – le foto parlano chiaro. Questo è intollerabile, e pertanto chiediamo a tutte le Autorità competenti di intervenire per effettuare i relativi e dovuti controlli”. Si legge così in nuna nota del Forum Civico Ecologista.
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