Secondo l’accusa, approfittando del suo ruolo di allenatore al quale i bambini erano affidati per la pratica sportiva, avrebbe abusato in diverse circostanze e luoghi.
Il Tribunale di Chieti oggi pomeriggio ha rigettato la richiesta presentata dal difensore dell’uomo, l’avvocato Luigi Antonangeli, nel corso dell’udienza che si è celebrata lo scorso 23 ottobre durante la quale erano stati sentiti diversi testimoni dell’accusa e delle parti civili.
Il pm Giuseppe Falasca aveva dato parere favorevole a una misura alternativa a condizione che per l’imputato fosse disposto il divieto di avvicinarsi alle vittime e ai luoghi che frequentano.
Già nell’udienza di ammissione delle prove, il 25 settembre, il legale aveva chiesto la remissione in libertà o una misura anche restrittiva che permettesse al suo assistito di lavorare per provvedere alle esigenze di sostentamento sue e a quelle del figlio che vive con lui. Anche in quel caso l’istanza era stata rigettata.