Chieti, madre e figlia vessate da usurai: costrette a pagare affitti folli

Una vicenda sicuramente molto particolare è avvenuta a Chieti. Una famiglia è stata costretta a pagare cifre importanti per un affitto, ma…

Avevano deciso di prendere in affitto una struttura per portare avanti la propria azienda, ma mai si sarebbero aspettati di essere sfruttati da parte di due commercialisti. La vicenda molto particolare è successa a San Giovanni Teatino, in provincia di Chieti, e l’incubo per mamma e figlia è terminato solamente nei giorni scorsi con la decisione di portare a processo le persone protagoniste di questa usura.

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Chieti, madre e figlia vessati da usurai: costrette a pagare affitti folli (Pixbay) – abruzzo.cityrumors.it

Il tutto è iniziato nel 2014 quando i due commercialisti si sono fatti carico di una operazione immobiliare. Due anni di affitti pagati in maniera maggioritaria del 400% approfittando anche delle difficoltà economiche da parte dell’azienda. Un incubo durato per due anni. Ora sembra essere arrivati alla fine di questa vicenda con il processo nei confronti dei due usurai e la famiglia che può finalmente tirare un sospiro di sollievo e mettersi alle spalle una vicenda non sicuramente facile.

La ricostruzione della vicenda

Il tutto è iniziato, come spiegato in precedenza, nel 2014. La donna insieme ai suoi due figli si era rivolta a questi commercialisti per chiedere una sorta di finanziamento per l’acquisto di un locale per la propria azienda. La famiglia, però, non aveva fatto i conti con il modo di agire da usurai dei professionisti.

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Infatti, sin dall’inizio avrebbero preteso affitti per un immobile superiori al prezzo del mercato di quasi il 400% e, dopo un finanziamento, interessi e vantaggi a condizioni molto simili a quelle utilizzate da usurai. Ma non è assolutamente finita qui. Una volta che la donna ha venduto l’immobile anche perché l’azienda aveva diversi problemi, i due commercialisti avevano preteso per le spese dell’operazione una cifra di interessi superiori al 49%.

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La ricostruzione della vicenda (Pixbay) – abruzzo.cityrumors.it

Una situazione che ha portato la donna a denunciare quanto successo e sulla vicenda è stata immediatamente aperta un’indagine da parte delle autorità competenti per chiarire meglio l’accaduto e capire meglio anche il modo di agire dei due commercialisti.

I commercialisti a processo

L’indagine ha portato alla luce il modo di agire molto particolare dei due commercialisti e da qui la decisione di rinviarli a processo. Il 16 febbraio inizierà il lungo procedimento giudiziario e possiamo dire che per la famiglia significherà la fine definitiva di un incubo iniziato nel 2014 e terminato due anni dopo solo grazie al coraggio della donna e dei figli.

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