Chieti. Gli studenti ed i dipendenti transessuali e transgender dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara possono richiedere la carriera Alias: un accorgimento burocratico che fa una grande differenza per gli studenti e i lavoratori in transizione, tutelando ulteriormente la loro identità. Il provvedimento è stato adottato dall’Ateneo il 27 luglio scorso, con il Decreto Rettorale n. 936/2020, ed è rivolto all’intera comunità universitaria. Prevede la possibilità di utilizzare un’identità differente, collegata all’identità anagrafica e valida solo all’interno dell‘università, per permettere alle persone che vivono una condizione di transizione di genere, studenti o studentesse, ma anche personale docente e amministrativo, di poter frequentare e vivere l’Ateneo in modo inclusivo e nel rispetto della nuova identità scelta. Il Regolamento Alias è stato redatto e proposto dal CUG, il Comitato Unico di Garanzia dell’Ateneo, stimolato da molteplici sollecitazioni, provenienti innanzitutto dagli studenti, ma anche da organismi ed enti nazionali, come la CRUI e l’ANVUR. Si tratta di una misura sempre più diffusa negli atenei italiani ed è stata già inserita nell’attuale piano strategico della “d’Annunzio”.
<E’ stato un lavoro che ha impegnato per diversi mesi il Comitato Unico di Garanzia dell’Ateneo – spiega la Presidente del CUG, Francesca Cermignani – e per il quale abbiamo lavorato in rete con altre università italiane. Tutto il Comitato ha voluto portarlo a buon fine con grande determinazione. La carriera alias è uno strumento che tutela coloro i quali stanno attraversando una transizione di genere, consentendo di attuare reali politiche di inclusione, volte a rimuovere qualunque forma di ostacolo al pieno e sano sviluppo della personalità, ovviamente nel totale rispetto della privacy di ciascuno. Per accedere a questa misura – conclude la Presidente del CUG di Ateneo, Francesca Cermignani – la persona interessata si dovrà rivolgere alla Segreteria Studenti e agli altri uffici amministrativi competenti per sottoscrivere un accordo di riservatezza con l’Ateneo. Sarà quindi affiancata da una figura di riferimento, una sorta di tutor, che la guiderà e la seguirà lungo il percorso di attivazione del procedimento ed anche oltre, qualora ciò si rendesse necessario.