Chieti. Chieti città sostenibile e inclusiva. Dei progetti destinati a cambiare, a breve, il volto della città si parlerà sabato 26 maggio 2018 in occasione del “Festival dello Sviluppo Sostenibile”, evento di rilevanza nazionale organizzato dall’Asvis (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) con l’obiettivo di coinvolgere fasce sempre più ampie della popolazione sui temi della sostenibilità e di stimolare iniziative concrete per migliorare le condizioni economiche, sociali e ambientali del nostro Paese.
Saranno ufficialmente presentati al pubblico i progetti di rigenerazione urbana finanziati nell’ambito del POR FESR Abruzzo 2014-2020 asse VII – SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE che l’Amministrazione Comunale sta portando avanti.
Nello specifico, Chieti aderisce all’iniziativa presentando: 1) il progetto “Running City – Conoscenza della città e salute” per la valorizzazione dei tracciati viari esistenti con specifiche caratteristiche ambientali e storico culturali, adatti alla pratica della corsa e della camminata; 2) il progetto legato all’uso alternativo della linea filoviaria per mezzo di bus elettrici a emissione zero con ricarica a pantografo.
Nell’ambito del programma di Sviluppo Urbano Sostenibile, Chieti si è vista assegnare risorse per un valore di circa 7 milioni di euro per la realizzazione di: sistemi informativi mediante istallazione di reti free wi-fi, acquisto di tabelloni elettronici interattivi, istallazione di nuove centraline per il rilevamento della qualità dell’aria e ripristino delle due già esistenti; realizzazione di stazioni di bike sharing e di ricarica per mezzi elettrici; una pista ciclopedonale che collegherà lo stadio Angelini al quartiere di San Martino; riqualificazione della ex Pescheria (foro sm@rtTeate) e di piazzale Sant’Anna, con il contestuale spostamento del capolinea del filobus in via Ianni; realizzazione del progetto Running City; riqualificazione di collegamenti pedonali nelle strade del centro storico – Largo Moricorvo e Largo Cremonesi; bus ad emissione zero con ricarica a pantografo per l’uso alternativo della linea filoviaria.