Chieti, Distretto Tua: diffide presentate da Gallucci

Chieti. La querelle di Tua spa di Chieti si chiude con l’aggiudicazione del nuovo distretto alla Central Park srl con sede a Teramo, ma restano delle ombre sulla vicenda che vanno necessariamente chiarite”.

Si legge così in una nota dell’avvocato Federico Gallucci, proprietario del Distretto Tua di via dei Peligni, che prosegue: “Due sono state le motivazioni addotte dalla società di trasporto pubblico, espresse dal presidente Giuliante e dal componente teatino del cda avv. Bucci, a giustificazione del recesso anticipato notificato a giugno alla famiglia Gallucci: il percolo dell’amianto nel sito e l’eccessivo costo della locazione.

Il pericolo dell’amianto non c’è poiché, come ripetutamente detto, il sito è stato bonificato nel 1996, a spese della proprietà, seguendo la procedura prevista dalla legge (DM 06.09.94) dell’inscatolamento totale e l’ultimo recentissimo monitoraggio (agosto 2019) a cura di due laboratori specializzati ha accertato, in via definitiva, l’assenza del pericolo di polveri di amianto.

Quanto al costo eccessivo, immediatamente dopo le dichiarazioni del presidente Giuliante, la famiglia Gallucci ha notificato a Tua spa ben quattro diffide (02.08,06.08,06.10, 30.10) con le quali garantiva la disponibilità alla ricontrattualizzazione del canone a PREZZO VANTAGGIOSO PER LA SOCIETA’, ma Tua spa non ha mai risposto; se lo avesse fatto, la famiglia Gallucci avrebbe assicurato la permanenza in essere nel sito di via dei Peligni, area di circa 9.000mq già attrezzata con palazzina uffici, palazzina ristoro per gli autisti, lavaggio con depuratore, area di rifornimento, 5.000mq di terrazzamenti adibiti a parcheggio, allo stesso importo se non ad importo inferiore a quello di euro 4.500 mensili oggi aggiudicato a Central ParK per l’affitto di una landa di terra incolta e non attrezzata di circa 4000 mq.
Inoltre, con note del 1995 e del 2000 l’azienda si è impegnata alla rimessione in pristino stato di alcune aree del distretto a proprie spese e la scadenza naturale del contratto con la famiglia Gallucci è fissata per il 2023.

Altro grave aspetto della vicenda è l’immotivato diniego opposto da Tua spa a due legittime richieste di accesso ad atti e documenti che riguardano la questione del recesso inoltrate dalla famiglia Gallucci a settembre e ad ottobre del 2019.

Allo stato, è già stata notificata alla Tua spa una formale diffida con la quale è stato impugnato l’avviso pubblico di Tua del 14.09.19 nonché il recesso anticipato e tutta la relativa documentazione è stata inviata alla Procura Generale della Corte dei Conti, l’ultima parola, dunque, spetterà alla magistratura contabile in ordine all’eventuale danno erariale riconducibile alle scelte dei vertici di Tua per aver deciso di aggiudicare a terzi un nuovo sito, non attrezzato e di dimensioni inferiori alla metà di quello che già avevano, mentre, allo stesso canone se non a canone inferiore, avrebbero potuto continuare a mantenere in essere quello di via dei Peligni ed alla magistratura ordinaria per la illegittimità del recesso anticipato”.

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