Chieti. Personale della Polizia di Stato della Questura di Chieti ha denunciato all’Autorità Giudiziaria i responsabili di una tentata truffa ai danni di una ottantenne residente nella zona scalina.
In particolare, la vittima veniva raggiunta telefonicamente da insistenti telefonate sia sull’utenza fissa della propria abitazione che su quella mobile, con le quali l’interlocutore, spacciandosi per un sedicente appartenente alle Forze dell’Ordine, induceva la anziana vittima a preparare una ingente somma di denaro nonché diversi oggetti in oro custoditi in casa, utilizzando il noto escamotage del “finto incidente del figlio”. Tale tipologia di raggiro consiste nel richiedere alla vittima di consegnare denaro e preziosi per aiutare il proprio figlio rimasto coinvolto in un (finto) incidente stradale al fine di scongiurare paventate conseguenze penali derivanti dalla condotta del proprio caro.
L’intervento di una conoscente della vittima che, rendendosi conto di quanto stava accadendo, mentre l’anziana era ancora al telefono con i truffatori, contattava prontamente la sala operativa della Questura, permetteva il tempestivo arrivo sul posto della Volante di turno che interrompeva l’azione criminosa.
I malviventi, oramai sotto casa della vittima, resisi conto di essere stati scoperti, si davano a precipitosa fuga ma l’autovettura segnalata veniva poco dopo bloccata da un equipaggio della Squadra Mobile, allertato della truffa in atto.
Il successivo controllo permetteva di identificare il solo conducente dell’auto, un ventenne di origine campana, mentre il complice era riuscito a fuggire a piedi. Ulteriori accertamenti permettevano di addivenire all’identificazione anche di quest’ultimo ed al deferimento in stato di libertà di entrambi per tentata truffa aggravata in concorso.
La positiva risoluzione dell’attività di prevenzione e contrasto posta in essere è stata il frutto di una sinergica azione tra forze di polizia e cittadinanza, laddove ciascun cittadino assurge al ruolo di indispensabile “sentinella” del territorio che, allorquando percepisca una situazione anomala, possa allertare con immediatezza, tramite i numeri di emergenza dedicati, gli agenti di pubblica sicurezza per un tempestivo intervento a tutela della sicurezza pubblica.