I fatti contestati all’imputato, difeso dall’avvocato Marco Di Giulio, risalgono al 17 febbraio del 2015, quando nei pressi di piazza Matteotti, nel capoluogo teatino, alcune persone, per gran parte mai identificate, presero a calci e pugni un 36enne di Pescara che aveva addosso un giubbino con il logo del Pescara Calcio, impossessandosi del giubbino che conteneva 200 euro.
Un altro giovane, inizialmente imputato con Petrelli, era stato già processato e assolto per gli stessi fatti. A ricostruire l’accaduto e ad indagare è stata la Digos della Questura di Chieti. Il Tribunale ha sostanzialmente accolto le richieste del pm Giuseppe Falasca che aveva chiesto 3 anni e 650 euro di multa riconoscendo l’attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità.