Un ex maresciallo dei carabinieri rubò 55.700 euro durante un’indagine, falsificando documenti ufficiali. Condannato a risarcire il ministero della Difesa
Un ex maresciallo dei carabinieri di Chieti, un signore di 61 anni che comandava una stazione nelle Marche, ha fatto una bella “furbata”. Si è beccato una condanna dalla Corte dei Conti delle Marche per essersi messo in tasca i soldi che aveva sequestrato durante un’indagine. Una storia vecchia, del 2011, ma che torna di moda perché il militare dovrà risarcire il Ministero della Difesa con ben 84.120,74 euro. Decisamente una bella cifra.

Andiamo a vedere cosa è successo. Era il lontano 21 febbraio di quattordici anni fa quando, a quanto pare, il maresciallo, su ordine dei giudici di Urbino, sequestra 55.700 euro a una persona. Un bel gruzzolo.
Qualche mese dopo, arriva l’ordine di restituire i soldi. E qui il protagonista di questa vicenda ha la bella pensata. Il 26 maggio dello stesso anno, scrive un verbale dicendo una bugia: afferma di aver ridato i soldi al proprietario. Invece, quei soldi se li era presi lui, secondo la Corte dei Conti.
Il proprietario, ovviamente, ha chiesto più volte i suoi soldi indietro, ma niente da fare. Così, alla fine, lo ha denunciato. E il comandante di stazione si è ritrovato nei guai per “peculato” (cioè, furto di soldi pubblici) e per aver scritto cose non vere su un documento ufficiale.
Carabiniere condannato: la storia legale
La storia va avanti e nel 2016 il carabiniere di Chieti è stato condannato in via definitiva a due anni e un mese di prigione. La Cassazione ha detto no al suo ricorso, confermando le condanne precedenti. A quel punto, la vittima ha cercato di riavere i suoi soldi come diceva il giudice, ma ne ha recuperati ben pochi.

Così, l’uomo truffato ha fatto causa al Ministero della Difesa, perché il carabiniere lavorava per loro. E nel 2023 il tribunale civile di Roma ha dato ragione alla vittima, dicendo che il Ministero doveva risarcirlo.
E la cifra finale è bella alta: ai 55.700 euro rubati si sono aggiunti interessi, spese legali e altro, arrivando a 84.120,74 euro. Una bella botta per le tasche dello Stato, per colpa di uno che non si è comportato bene.
LEGGI ANCHE… Chieti, scoperto un super carico di droga: cifre clamorose
Una storia che fa capire che non tutti quelli che indossano una divisa sono onesti, e che chi fa una cosa sbagliata, alla fine, la paga (si spera). Almeno la vittima potrà riavere i suoi soldi, anche se con un bel po’ di interessi a carico del Ministero.