Autovelox trappola a Pescara, fioccano i ricorsi: il Comune rischia un esborso record

La scoperta dell’autovelox malfunzionante montato su una macchina dei vigili urbani di Francavilla a Mare ha fatto venire alla luce migliaia di multe non valide 

Era diventato l’incubo di migliaia di automobilisti della zona, un autovelox di nuova generazione montato a bordo di un’automobile in dotazione ai vigili urbani del distaccamento della cittadina balneare in provincia di Chieti. Un rilevatore di velocità di ultima generazione, chiamato Scout speed, che ha emesso oltre 4mila verbali di eccesso di velocità “al volo” quando l’ignaro automobilista si trovava a passare davanti alla macchina parcheggiata a lato della carreggiata.

Una vera e propria truffa
Autovelox trappola a Pescara, fioccano i ricorsi: il Comune rischia un esborso record – Abruzzocityrumors.it

Lo Scout Speed è un rilevatore di velocità posto all’interno di un’auto della polizia. E’ montato generalmente all’altezza dello specchietto retrovisore sul parabrezza della vettura e rileva la velocità delle auto che circolano nello stesso senso, ma anche anche nel senso di marcia inverso, sia di giorno sia di notte, grazie ai raggi infrarossi. E’ utile sapere che il Codice della Strada prevede invece che le postazioni di controllo debbano essere preventivamente segnalate e ben visibili e che i segnali preventivi debbano essere installati con adeguato anticipo.

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Una mannaia per migliaia di automobilisti

Una vera e propria mannaia per migliaia di ignari automobilisti che si sono trovati a transitare sulla provinciale di Francavilla a Mare. Lo Scout speed, un rilevatore di velocità di ultimissima generazione che installato all’interno di una pattuglia della Polizia locale, rilevava la velocità delle automobili e ne registrava quindi l’eventuale superamento dei limiti, facendo immediatamente scattare la sanzione pecuniaria e la decurtazione conseguente dei punti sulla patente. Soltanto che, dopo aver sanzionato e quindi emesso oltre 4000 verbali di contravvenzione, si è scoperto che il rilevatore non era conforme alle regole e con una configurazione tecnica che non distingueva i veicoli realmente in infrazione.

Migliaia di multe
Una mannaia per migliaia di automobilisti – Abruzzocituyrumpors.it

Soprattutto chi lo utilizzava era a conoscenza di questo malfunzionamento e ne approfittava per incassare più soldi dai poveri contribuenti nascondendo volutamente le anomalie. C’è voluta un’inchiesta coordinata dal procuratore della Repubblica di Chieti per scoprire questa incredibile “magagna” e cinque vigili urbani della cittadina adriatica sono ora indagati, a vario titolo, per “falsità ideologica e materiale commessa dal pubblico ufficiale in atto pubblico e soppressione, distruzione e occultamento di atti veri”.

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Arriva la class action dei cittadini

La notizia dell’inchiesta aperta da parte del procuratore di Chieti ha fatto drizzare le antenne alle migliaia di automobilisti che a questo punto si sentono non soltanto beffati, ma addirittura vessati da questo autovelox non regolamentare, tanto da spingere la Federconsumatori Abruzzo a pensare a un ricorso collettivo per contestare le 4.000 multe dello Speed scout. “La sicurezza stradale è un diritto. Ma anche la trasparenza e la legalità delle sanzioni lo sono”, ha affermato il presidente dell’associazione in una nota.

Chieti
Arriva la class action dei cittadini – Abruzzocityrumors.it

Una  vicenda tra l’altro che s’intreccia con l’entrata in vigore del nuovo decreto ministeriale sugli autovelox, pensato proprio per evitare abusi e distorsioni, mentre è oramai evidente che, fermo restando l’errore di aver messo in funzione un rilevatore di velocità non omologato e senza aver passato i necessari controlli, divenuta un vero e proprio abuso se viene confermato il dolo da parte di alcuni vigili urbani ai danni degli automobilisti. Cinque vigili urbani della cittadina adriatica che ora sono indagati e rischiano di essere citati in giudizio.

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