Autisti autobus al limite dell’esasperazione: chiedono risposte

Il livello di sopportazione degli autisti autobus a Chieti sembra essere giunto al termine, tanto che l’esasperazione sembra essersi fatta ben manifesta negli ultimi giorni.

A confermarlo sono le sigle sindacali, che si sono recentemente soffermati sulla necessità di dover fare i conti con una tensione che sta raggiungendo e superando i limiti di guardia.

autisti autobus disperati
abruzzo.cityrumors.it – Gli autisti TUA sono disperati e chiedono di essere ascoltati

Sono infatti sempre di più le segnalazioni che arrivano dagli operatori di settore e che fanno riferimento a casi potenzialmente molto pericolosi per la propria incolumità o per quella dei passeggeri, richiedendo così una maggiore sensibilizzazione in questo ambito.

Autisti disperati, chieste delle risposte

A soffermarsi su quanto sta accadendo è Patrizio Gobeo, della Filt Cgil, che ricorda come il 15 e il 18 si siano verificati episodi con “coltelli, spray al peperoncino, altri passeggeri in fuga e minacce all’autista”. Quanto basta per reclamare nuovi incontri presso l’azienda dei trasporti.

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Protagonisti dei gesti un gruppetto di giovani, che sono saliti a bordo per creare disagi e spavento agli altri passeggeri – abruzzo.cityrumors.it – Fonte Pixabay

Gli episodi di violenza non sono certamente isolati. Prima gli schiamazzi negli ultimi posti, poi i toni che si fanno alti. Il resto, purtroppo, è cronaca: due ennesimi episodi di violenza sui bus della TUA che, secondo le testimonianze degli stessi autisti, sarebbero “ormai terreno di gruppetti che vi salgono a bordo solo per creare disagi, innescare risse e spaventare gli altri passeggeri”.

Il primo episodio risale al 15 febbraio alle 18, mentre il secondo è avvenuto il 18 alle 21: ad esser protagonista della vicenda è lo stesso gruppetto con – sembrerebbe – stesso copione. Il risultato sono urla, spintonate, minacce all’autista, coltelli nell’aria, passeggeri in fuga alla prima fermata utile e spray urticante sul bus un attimo prima di darsi alla fuga.

La tratta in questione è quella Pescara-Chieti, con due ultimi episodi in ordine di tempo che vengono raccontati dallo stesso Patrizio Gobeo prima di una riunione aziendale convocata per altre questioni, “ma che di certo ci auspichiamo ci dia risposte certe e praticabili subito come ad esempio l’utilizzo di bus, ce ne sono, che hanno una protezione intorno all’autista”.

Di certo il problema non conosce, più, confini tanto che ogni giorno abbiamo segnalazioni e casi in ogni angolo d’Abruzzo. Per questo – conclude Gobeo – presto scriveremo ai quattro prefetti affinchè vengano coinvolti in quello che per noi autisti è diventato un lavorare col terrore”.

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