San Vito Chietino. I lavori inizieranno a settembre e saranno completati in tre mesi. Rivivrà presto il Trabocco di Punta Turchino, in località Portelle, sul promontorio di Capo Turchino a San Vito Chietino.
Lo hanno dichiarato, questa mattina nel corso di una conferenza stampa svoltasi sul trabocco Punta Fornace, il sindaco Rocco Catenaro ed il proprietario dell’impresa che eseguirà l’intervento, Mario Tenaglia. Le condizioni di questo splendido trabocco di cui parla Gabriele D’Annunzio nel suo “Trionfo della morte”, sono precarie. Grazie ad un finanziamento regionale di circa 40 mila euro e con la collaborazione economica di sponsor privati per altri 70 mila euro, l’amministrazione comunale ha potuto programmare un intervento strutturale che ne consentirà il rifacimento pressoché integrale. Il Turchino è l’unico trabocco di proprietà di un Ente Pubblico, ovvero del comune di San Vito Chietino. E con il suo rifacimento, si potrà attuare l’ambizioso progetto avviato dal Comune che prevede la realizzazione del Parco Letterario Dannunziano. Alla conferenza stampa hanno partecipato il progettista, architetto Anna Colacioppo, il responsabile dell’Ufficio tecnico comunale, ing. Corrado Veri, l’imprenditore Mario Tenaglia, il sindaco Rocco Catenaro, gli assessori Lorenzo Staniscia e Luigi Comuni ed il consigliere Gabriele Nardone. L’intervento è stato programmato in settembre perché “è il periodo di luna calante in cui si può tagliare l’acacia – spiega la Colacioppo -. Infatti, il legno degli 80 pali su cui poggerà la nuova struttura che per dimensioni rimarrà la stessa, sarà disponibile solo in questo periodo”. Il trabocco, in sostanza, sarà demolito e ricostruito.
“Il procedimento è il seguente- illustra Tenaglia -: delimiteremo l’area d’intervento dove verrà posizionata una gru a mare con un cestello. Si procederà al taglio, sott’acqua delle rotaie oramai completamente deteriorate. Salveremo i fori sulle rocce esistenti perché le rotaie nuove poggeranno sugli stessi punti. La parte più delicata è la rimozione dell’attuale fatiscente struttura. Una volta venuti fuori dall’acqua con le rotaie, il compito di ricostruzione del casotto e della struttura da pesca sarà più agevole. Ci tengono a sottolineare – prosegue Tenaglia – che per me è un onore ed un privilegio poter ricostruire il famoso e prestigioso trabocco Turchino. Al termine dei lavori che, salvo avverse condizioni del mare, dureranno all’incirca 3 mesi, il trabocco sarà perfettamente funzionale anche per la pesca. Abbiamo una ricca documentazione fotografica, anche storica, per ricostruirlo così com’era”. Il sindaco Catanaro, invece, si è soffermato sui costi. “Il progetto redatto dall’architetto Colacioppo con l’ausilio dei tecnici comunali sarà possibile realizzarlo grazie al finanziamento regionale ed alla collaborazione di due sponsor: Fireworks di Elio Di Blasio di Teramo e la Euromobili srl di Mariano Monaco, di Mosciano Sant’Angelo. Garantiscono la copertura dei costi complessivi che si aggira sui 115 mila euro, comprensivi dei 40 mila euro regionali. Anche se siamo alla ricerca di ulteriori sponsor, magari imprese della provincia di Chieti, perché troveremo il modo di valorizzare la loro eventuale collaborazione attraverso forme pubblicitarie nell’area del trabocco”. Catenaro ha poi spazzato via le inutili polemiche. “Tardivo l’intervento? No, assolutamente, perché così abbiamo la certezza di effettuare un lavoro radicale, con demolizione e ricostruzione. Non abbiamo mai preso in considerazioni interventi manutentivi di risistemazione perché, come abbiamo valutato con i tecnici e con l’impresa Tenaglia, le rotaie dopo 25, 30 anni vanno sostituite. Non garantiscono più la stabilità.”. Sulla destinazione ha anticipato l’indirizzo dell’amministrazione comunale l’assessore Comini: “La nostra idea è quella di rendere il trabocco funzionale ai servizi per il turismo. Mi spiego: nessun ristorante, ma un trabocco gestito possibilmente da una associazione culturale di respiro nazionale capace di renderlo percorso didattico ed assieme memoria storica di questo territorio. Ecco perché il rifacimento del trabocco Turchino viaggia di pari passo con la realizzazione del Parco Letterario Dannunziano. Non mancheranno le visite guidate e la possibilità di vivere meglio l’area su sui sorge il trabocco, considerato che il progetto prevede anche la realizzazione di un parcheggio, un sentiero naturale con cartellonistica storica ed area didattica”.