‘Megalò 2 e 3 – problematiche’, incontro-dibattito a Chieti

Chieti. Nel capoluogo teatino si è tenuto un incontro-dibattito, organizzato da Confcommercio Chieti in collaborazione con il Wwf, su “Megalò 2 e 3 – problematiche”.

“Apprendiamo – dicono i rappresentanti di Confcommercio Chieti – che è stato presentato in questi giorni, al Genio Civile, il progetto relativo all’adeguamento dell’argine a protezione del Megalò 1 e degli altri due centri commerciali che vorrebbero insediarsi nell’area di Santa Filomena. L’intervento sull’argine sarebbe necessario perché, secondo le verifiche effettuate dall’Autorità di Bacino, non sono stati realizzati  400 metri di struttura sul lato nord est. Il muro d’acciaio sarebbe costituito da palancole alte sette metri e spesse 60 cm, ai quali si aggiungerebbero sette metri interrati. In poche parole, un enorme muro d’acciaio sta per essere costruito sulle nostre campagne per garantire sicurezza al Megalò presente e a quelli futuri . Questo stesso muro d’acciaio sarà la tomba del piccolo commercio cittadino e dei comuni limitrofi. La Città sarebbe completamente tagliata fuori dal vivo degli affari commerciali e prederebbe gran parte del suo appeal turistico ed economico. Con il sorgere di nuovi Megalò il centro urbano di Chieti Scalo e il Centro storico di Chieti sono destinati, inevitabilmente, alla desertificazione, non solo dei negozi, ma anche di persone, cittadini e turisti. Una Città senza la luce dei negozi e  un centro cittadino privo del passeggio e del vociare di giovani e meno giovani.  Centinaia di cartelli ‘Vendesi’ e ‘Affittasi’ posizionati davanti alle vetrine dei negozi ma anche sui portoni delle case del Centro ricorderanno, alla politica, il grave errore di programmazione fatto. Confcommercio Chieti è convinta che sul nostro territorio di Grande Distribuzione ce ne sia anche troppa e non si stancherà di spiegarne il perché. La nostra Regione occupa uno dei primi posti in Italia per densità della grande distribuzione rispetto alla popolazione. Dal Rapporto del Ministero allo ‘Sviluppo economico’ del 2008 risulta, infatti, che tale densità è pari a 402,8 mq. per ogni mille abitanti (mq. 222,6 nel Settore alimentare e mq. 180,2 nel Settore non food) contro una media nazionale di mq. 321,2.  Dal 2008 la situazione è ancora più grave per il piccolo commercio visto che sono nate anche altre strutture della grande distribuzione, quali ad esempio l’Ikea di San Giovanni Teatino”.
“Megalò 2 – ricorda il presidente di Wwf Abruzzo, Luciano Di Tizio – è stato bocciato dal Comitato Via, potevano costruisce ma dovevano ovviare ad una serie di prescrizioni per le autorizzazioni con l’Autorità di Bacino. I costruttori di Megalò 2 hanno fatto ricorso al Tar per le prescrizioni. Il Megalò 3 è stato bocciato dal Comitato Via ed ha presentato ricorso. Attualmente il pallino è in mano alla Magistratura. Il Tar ha voluto aspettare la sentenza dell’Autorità dele Acque. Il Wwf si è costituito a tutti questi procedimenti contro. Ci sono state a suo tempo delle denunce contro i movimenti di terra perché si riteneva che si stessero costruendo dei argini artificiali ed il terreno è stato posto sotto sequestro. Ance in questo caso il Wwf si è costituito parte civile. Al momento per sapere se Megalò 2 e Megalò 3 saranno costruiti si dovrà aspettare il giudizio della Magistratura. Noi abbiamo deciso di concentrare le energie su dei procedimenti perché sono particolarmente significativi in Abruzzo. Sono state scelte la vicenda di Bussi e quella di Megalò perché sono dei casi importanti a livello nazionale, si costruisce sugli argini di un fiume ed è un danno per le persone e per i commercianti. Nei fatti la Regione ammette di avere fatto una cosa sbagliata ma continua con la suq azione. I politici dovevano fare i nostri interessi e non i loro, non li abbiamo votati per fare gli interessi di pochi. Continueremo con la via legale chiedo ai commercianti di continuare a farsi sentire. Con il Wwf stiamo facendo diverse battaglie, alcune le abbiamo vinte e questo ci dà una grande forza. Le battaglie si possono vincere, basta far sentire la forza della propria volontà, non solo quando si vota”.
“La nostra iniziativa –spiega Marisa Tiberio, presidente di Confcommercio Chieti – non vuole rappresentare una strumentalizzazione politica anche perché negli ultimi anni si sono succedute più amministrazioni. Confcomemrcio ha deciso di organizzare questa iniziativa in collaborazione con il Wwf affinché i cittadini venissero informati sull’iter di questi insediamenti per dire no perché per il centro urbano sarebbe un’ulteriore desertificazione, altre vetrine verrebbero spente e la città diventerebbe un dormitorio. Faremo una barriera umana a tutela del commercio e dell’ambiente della città”.
Francesco Rapino

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