Ortona. L’Eas n.28 “Ortonese” porterà al 5° Convegno Internazionale sulla “Qualità del Welfare – La Tutela degli Anziani” che si svolgerà a Rimini il 18 e 19 ottobre, una relazione dal titolo “ La Tutela degli Anziani malati di Alzheimer. Dall’assistenzialismo alla valorizzazione dell’individuo ricco di potenzialità, speranze, desideri e bisogni da conservare, preservare, e rispettare”.
Un importante risultato che porterà alla condivisone con il mondo scientifico e sociale internazionale di una buona prassi elaborata ed applicata nel contesto territoriale dell’Ambito. Il lavoro realizzato in collaborazione con l’ambulatorio psico-geriatrico del centro di Salute Mentale di Ortona e del Distretto Sanitario Asl 2 Ortona è il risultato di un percorso di studi sulla demenza e in particolare sul Alzheimer e sui caregiver. Un lavoro che ha portato all’individuazione dei bisogni non solo del paziente affetto da Alzheimer ma anche della rete familiare, pervenendo al risultato della necessità di dare sollievo ai familiari e ore di assistenza per alleggerire il carico di stress, e dell’importanza nel paziente “lieve-medio” della riqualificazione del suo tempo e della vita sociale al fine di ovviare l’isolamento degli anziani e delle loro famiglie. Lo studio si è tradotto nell’attivazione di due servizi ad hoc, il primo è il Telesoccorso Alzheimer già in funzione sul territorio dell’Ambito e che prevede la dotazione agli anziani affetti dalla malattia di un localizzatore gps, al fine di una facile rintracciabilità oltre alla percezione immediata di pericolo nel caso in cui il paziente dovesse uscire fuori da confini di “sicurezza” predeterminati. L’altro servizio, che sarà inaugurato nei prossimi giorni, è l’Alzheimer Caffè, uno spazio di socializzazione per i malati e i loro familiari in cui si affronteranno le tematiche relative alla malattia con degli esperti e in cui saranno attivati dei laboratori per mantenere vive le funzionalità e le capacità degli utenti, ma in cui sarà anche possibile, semplicemente, condividere le proprie paure e i propri bisogni.
“Si tratta di un importante risultato- sottolinea il sindaco di Ortona Vincenzo D’Ottavio- conseguito grazie ad un lavoro integrato tra i diversi soggetti istituzionali coinvolti, un’integrazione che non è solo istituzionale ma gestionale e che permette di affrontare la problematica a tutto tondo. L’Eas esporta il suo modello e diventa punto di riferimento nel settore per la metodologia applicata”.