Chieti. È stato pubblicato sul sito della Regione Abruzzo il Giudizio n° 2291 del 24/09/2013 del Comitato di Coordinamento regionale per la Valutazione d’impatto ambientale relativo al Progetto Prusst 8/94, zona c, proposto da Pinti Carmen ora Akka srl relativo alla realizzazione di un centro polifunzionale con attività commerciali, sportive, ricreative, ecc., il cosiddetto “Megalò 3”.
Era già noto il “parere non favorevole”, che fa seguito al preavviso di rigetto del 4 giugno scorso. Con la pubblicazione del provvedimento si evidenziano anche le ragioni di tale importante decisione. Il Comitato VIA ha esaminato punto per punto le osservazioni presentate dalla ditta in risposta alle nove questioni sulle quali erano stati chiesti chiarimenti e ha sostanzialmente ribadito e rinforzato i motivi di diniego già evidenziati nel precedente giudizio negativo. “Trovano conferma – dichiara il presidente del Wwf Chieti Nicoletta Di Francesco – le perplessità espresse dalla nostra associazione, intervenuta più volte con osservazioni scritte e dichiarazioni rese durante le riunioni del Comitato. L’intervento, come l’intero Prusst di cui faceva parte, è tutt’altro che di riqualificazione urbana, come dovrebbe essere. L’assurda colata di cemento, in parte purtroppo già attuata, in una cassa di espansione del fiume Pescara, ha creato condizioni di rischio e sarebbe assurdo aggravarle con altri interventi”.
“La motivata bocciatura da parte del Comitato Via e le motivazioni espresse, anche con note a verbale, da alcuni degli enti coinvolti nel procedimento – afferma l’avv. Francesco Paolo Febbo, socio e legale del WWF Chieti – restituiscono ai cittadini fiducia nelle istituzioni ed è anche questo, nella particolare e delicata fase storica che sta affrontando il nostro Paese, un motivo di legittima soddisfazione”.
“Non sarebbe stato logico – conclude Nicoletta Di Francesco – rinviare di nuovo la decisione, come pure era stato richiesto. I procedimenti vanno accuratamente esaminati ma quando, come in questo caso, le questioni da dibattere sono chiare, è bene definirle senza trascinarle inutilmente nel tempo. Trovo del resto significativo il fatto che il giudizio di rigetto sia stato formulato all’unanimità”.