San Giovanni Teatino. In fiamme il colorificio Val Pescara nella zona industriale di Sambuceto.
Sono stati i residenti della zona industriale di Sambuceto ad avvertire per primi, a mezzanotte e mezza, la violenta esplosione che ha dato origine all’incendio che ha distrutto il colorificio Val Pescara, a San Giovanni Teatino. E proprio chi abita alle spalle del centro commerciale Ipercoop ha lanciato l’allarme ai vigili del fuoco, che in pochissimo tempo hanno raggiunto il luogo dell’incendio con 4 autobotti e un’autoscala. Le fiamme, probabilmente originate dal vario materiale infiammabile immagazzinato al pian terreno, hanno letteralmente arso e fuso le pareti del deposito, facendo crollare il solaio del primo piano e raggiungendo anche il secondo. L’immensa nube di fubo che si è sprigionata ha invaso completamente il terzo piano dello stabile industriale, sollevandosi nel cielo e riempiendo tutta l’aria circostante, per poi essere trasportata dal vento verso Pescara.
Già dal confine con il capoluogo adriatico, infatti, si riesce a vedere la coltre densa e maleodorante: alcune persone, che si sono radunate in un capannello, raccontano di aver visto la colonna grigia dai colli dei paesi circostanti. E’ chi abita nei paraggi, però, a riferire che il boato delle 00:30 ha fatto tremare i vetri, spingendo tutti ad affacciarsi alla finestra: immediatamente si è mostrato loro lo spettacolo macabro delle lingue di fuoco.
A supportare i pompieri sono intervenuti i carabinieri di Chieti e San Giovanni Teatino, insieme ad un’ambulanza del 118 di Chieti, pronta a soccorrere eventuali operatori feriti: la situazione, infatti, è stata più volte definita “pericolosa”. Il collasso dello stabile è dato quasi per certo: sotto gli occhi del titolare della Val Pescara, corso sul posto insieme a familiari e alcuni dipendenti, si è già verificato il crollo del primo piano, accompagnato da un fragoroso rumore.
Fortunatamente, non essendo attivi turni di notte, nella fabbrica non c’era nessuno. Danneggiata, probabilmente dall’esplosione, la facciata dell’adiacente ditta Rimes Impianti, dove l’allarme è scattato contestualmente all’incendio: anche qui gli addetti alla sorveglianza e gli ingegneri responsabili della sicurezza sono intervenuti per accertare i danni, ma l’incendio, tranne alcuni lapilli iniziali, è rimasto circoscritto al colorificio.
Molto complicate le operazioni di spegnimento, che alle 2:30 erano ancora in pieno svolgimento: oltre all’enorme mole di materie infiammabili, come solventi e coloranti, i vigili del fuoco sono ostacolati anche dal malfunzionamento dell’impianto idrico che alimenta le manichette. Le autobotti, infatti, sono costrette a fare avanti e indietro tra il luogo dell’incendio e la centrale per poter riempire i serbatoi d’acqua.
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ALLARME CHIMICO
La colonna di fumi chimici che il vento sta trasportando verso la costa ha spinto il pronto intervento a diramare un vero e proprio allarme chimico. Un’automobile sta attraversando le strade di Pescara Porta Nuova allertando la popolazione e invitando tutti a chiudere le finestre, per evitare alle esalazioni tossiche prodotte dalle vernici bruciate di introdursi nelle abitazioni.
Daniele Galli