Chieti. Il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, tra i destinatari dell’invito rivolto alle istituzioni dai sindacati alla notizia delle intenzioni della Direzione Aziendale dell’Acs di Atessa di avviare la procedura di cessazione delle attività e di chiusura del sito produttivo, si dice pronto a convocare un tavolo di confronto tra le parti sociali anche nei prossimi giorni per la salvezza della storica azienda della Val di Sangro, specializzata nella produzione delle imbottiture dei sedili dei Ducato Savel.
“All’appello lanciato dai sindacati rispondo dando la mia assoluta disponibilità ad aprire un tavolo di confronto con le parti sociali, anche nei prossimi giorni, per fare fronte comune insieme al sindaco di Atessa Nicola Cicchitti e ai lavoratori dell’Acs in modo da scongiurare l’ennesima vertenza di questa provincia – afferma Enrico Di Giuseppantonio – La situazione è davvero critica in tutto il territorio, le nostre aziende fanno davvero fatica e per gli imprenditori smantellare la produzione diventa l’unica soluzione prospettabile per non fallire. Eppure l’annuncio fatto da Marchionne sull’investimento di 7 milioni di euro è una scommessa che non possiamo ignorare, una ragione in più per non sacrificare un’azienda storica come l’Acs che fa parte da sempre dell’indotto Sevel. Il motto è resistere per non morire, a rischio l’economia e l’occupazione di questo territorio tra i più floridi del centro sud Italia. L’invito che rivolgo ai vertici dell’Azienda Acs di Atessa è quello di sedersi ad un tavolo per definire insieme misure e soluzioni prima di assumere decisioni drastiche. Se ci sono delle speranze bisogna cavalcarle, ricordo che l’Aca due anni fa ha affrontato un momento critico ma poi è tornata indietro sui suoi passi. Tutto questo è possibile se l’azienda non è lasciata sola e se le istituzioni fanno la loro parte”.