Il “Programma di sviluppo nell’area Chietino-Ortonese”, da cui deriva il bando, è finanziato dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali – Direzione generale degli ammortizzatori e degli incentivi all’occupazione – per un importo complessivo di 1.523.602 euro, di cui 1.375.000 da destinare alle imprese.
È prevista la concessione di un contributo in conto capitale pari al 50% del costo totale dell’investimento, fino ad un massimale di 30.000 euro (IVA esclusa). Non sono, comunque, finanziabili attività di investimento per l’importo minimo pari a 20.000 euro. Gli interventi finanziabili sono finalizzati alla ristorazione e ricettività di tipo tradizionale e il miglioramento di attività locali di micro-ricettività; ai servizi per il turismo e il tempo libero finalizzati al miglioramento qualitativo dei prodotti, all’ottimizzazione dei processi; alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti tipici nei comparti dell’agroalimentare. Gli interventi ammissibili sono quelli localizzati nei 28 Comuni il cui territorio sia ricadente nell’ambito di competenza dei Centri per l’Impiego di Chieti e Ortona.
Le domande complessivamente pervenute sono state 165: di esse sono state ammesse nella graduatoria definitiva 90 e finanziate, fino a esaurimento del fondo ministeriale disponibile, 61.
Le ditte finanziate sono tenute a iniziare i lavori entro 90 giorni dalla concessione del finanziamento, e a ultimare gli stessi lavori entro il termine perentorio di 15 mesi a decorrere dalla data di inizio dei lavori.
“Certamente – ha commentato l’assessore D’Amario – non sono fondi enormi, non ci illudiamo certo di aver risollevato le sorti dell’economia della provincia con questi finanziamenti, ma in questo tempo di crisi è un buon toccasana. Entro la fine di gennaio dovremmo bandire 2,7 milioni di euro finalizzati all’innovazione tecnologica attraverso fondi Pit e successivamente arriveranno i bandi per i Comuni e le imprese presenti sul territorio montano della Provincia”.
“Questi fondi – ha aggiunto il presidente Di Giuseppantonio – costituiscono una boccata d’ossigeno per le piccole imprese turistiche, che rappresentano la spina dorsale di uno dei settori produttivi più importanti dell’economia provinciale. Recentemente, insieme ai colleghi presidenti delle altre Province abruzzesi, ho incontrato l’assessore regionale Di Dalmazio, concordando che le quattro amministrazioni provinciali potrebbero essere individuate come il terminale dei fondi che arriveranno per il settore del Turismo nei prossimi mesi. Così abbiamo ribadito il ruolo determinante ed essenziale della Provincia in questo delicato settore, per il quale ci siamo impegnati a stipulare un patto fra enti e territorio al fine di portare il turismo a diventare il secondo polmone economico del territorio”.