Chieti. Questa mattina, presso l’Auditorium del Rettorato dell’Università degli Studi “G.d’Annunzio”, si è tenuto il Convegno di presentazione del Bilancio Sociale 2010-2012 della Asl Lanciano/Vasto/Chieti.
Nel sottolineare l’importanza della partecipazione sociale e la continua interlocuzione fra amministratori e piattaforma mediatica, il sindaco di Chieti Umberto Di Primio ha definito il Bilancio Sociale “un nuovo modello culturale indispensabile per chi gestisce la Cosa Pubblica, consistente in un nuovo approccio alla sistematicità delle cose perché arricchito da uno scambio continuo con i portatori di interesse; uno strumento utile a verificare sia le percezioni dei cittadini sull’azione amministrativa che il rispetto delle azioni programmate ma sopratutto capace di rompere quell’autoreferenzialità che è il rischio maggiore in cui incorre chi amministra”.
Rimarcando l’importanza dell’ascolto del cittadino come altro elemento di distinguo appartenente al Bilancio Sociale, il sindaco ha poi dichiarato “questo strumento serve innanzitutto al sistema paese, all’Italia, perché oggi più che mai l’utente deve sapere come e quando sono state impiegate le risorse pubbliche e gli obiettivi di chi amministra. La sintesi vera del bilancio sociale è infatti dettata dalle esigenze dei cittadini e la partecipazione non può che aiutarci a correggere le strategie di un Ente. Attraverso la lettura responsabile dei risultati, valutando anche i correttivi e le integrazioni, si arriva, infatti, ad una stesura di uno strumento trasparente, attraverso il quale si tenta di stringere un patto fra utenti e amministratori, di ricostruire la fiducia tra il cittadino e il sistema paese, che spesso vede il ‘pubblico’ non come il principale interlocutore ma come il luogo dello sperpero”.
Apprezzando l’iniziativa del Convegno della Asl Lanciano/Vasto/Chieti, il Sindaco ha poi commentato la relativa pubblicazione «come un atto che non deve rappresentare una eccezionalità ma diventare una regola, un normale gesto di chi amministra per condividere le idee. Infatti è proprio attraverso i progetti, l’ascolto, la responsabilità, la trasparenza, la condivisione che si costruiscono servizi efficienti, fiducia e condivisione».