Comitato di Difesa Civica per i diritti dei pazienti diversamente abili dell’Istituto Maristella di Chieti, incontro con i politici

disabiliSambuceto. Si è svolto ieri a Sambuceto (zona Dragonara), l’ incontro pubblico sul tema: “I Diritti alla salute dei diversamente abili nella realtà della Regione Abruzzo. Delocalizzazione dei pazienti del Maristella”. Erano stati diversi seguenti rappresentanti politici senatori, vale a dire: Fabrizio Di Stefano, Giovanni Legnini e Alfonso Mascitelli; il deputato Carlo Toto; il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi; i capigruppo consiliari della Regione Abruzzo Maurizio Acerbo, Walter Caporale, Giorgio De Matteis, Antonio Menna, Luigi Milani, Berardo Rabuffo, Antonio Saia, Luciano Terra e Lanfranco Venturoni; il presidente V Commissione Sanità Regione Abruzzo Nicoletta Verì; il sindaco di Chieti Umberto Di Primio; l’assessore alla Sanità del Comune di Chieti Ivo D’Agostino e l’esperto. il senatore Angelo Orlando.

“La politica – ha affermato il rappresentante del Comitato, Pino Spadavecchia – probabilmente non pronta ad un confronto aperto sul tema e distratta dagli impegni della campagna elettorale, ha risposto in maniera a dir poco deludente.Infatti erano presenti soltanto il senatore dell’Italia dei valori Alfonso Mascitelli e il consigliere regionale di Rifondazione Maurizio Acerbo. C’era altresì, invitato come esperto della materia, Angelo Orlando, già senatore. Ha aperto i lavori il vice presidente Giuseppe Spadavecchia illustrando le problematiche inerenti il problema dei disabili nella nostra regione e, nello specifico, dei pazienti del Maristella. Ha messo in evidenza l’indifferenza e il disinteresse della politica che ha delegato tecnici e burocrati alla soluzione dei problemi della sanità. Bisogna capovolgere, ha affermato, il modo di pensare corrente e mettere al centro l’uomo, il malato e le famiglie che sono coinvolte e pagano un grosso prezzo. Il Senatore Mascitelli ha espresso l’amarezza di fronte al fatto che è stato necessario costituire un comitato di difesa civica per far rispettare i diritti di quei pazienti che più di tanti altri avrebbero bisogno di una vera e forte assistenza. Si colpiscono soprattutto quelle persone che non possono lamentarsi, difendersi, protestare ledendo la loro dignità e quella delle loro famiglie che cercano anche di non esternare questi problemi perché si vergognano. E’ emerso dal suo discorso il disappunto nel constatare come, nei vari interventi che la Commissione ha fatto sul territorio, sia emersa la assoluta mancanza di controlli da parte delle Istituzioni deputate. Il Senatore Orlando ha analizzato l’aspetto economico del problema chiedendosi come sia possibile che nella Regione Abruzzo, da anni impegnata in un gravoso piano di rientro, all’aumento costante delle spese, circa 2.400.000.000,00 €, corrispondano sempre minori servizi per la collettività. Concordando con le affermazione del Senatore Mascitelli ha evidenziato che la Regione Abruzzo per ridurre i costi ha cambiato i setting assistenziali per cui sono stati ridotti i livelli minimi di assistenza. Si chiede, altresì, come sia possibile che chi gestisce la spesa pubblica non conosca quanto si spende per il privato. Acerbo constata la drammaticità dell’assenza dei politici che conferma, a suo dire, che sono tutti d’accordo sul trasferimento. fa riferimento allo scandalo di Villa Pini, ribadendo che quando ci sono dei privanti inadempienti dovrebbe subentrare il pubblico cercando di vincere le resistenze da parte della politica locale e nazionale. Il privato non può sostituire lo stato sociale e comunque al privato che opera per conto dello stato bisogna imporre delle regole precise. Propone di chiedere al Presidente Chiodi e al Presidente Pagano un incontro dei Capi gruppo con il Comitato e invita quest’ultimo a continuare a esercitare pressione con costanza e senza buttarsi giù”.

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