Vasto. Il Forum H2O aveva sollevato il caso e ora chiede a Regione e Commissario di procedere ad una segnalazione alla Procura di Vasto e agli ordini professionali.
“Non si ripresenti il progetto tramite una mera sbianchettatura – si legge in una nota – un’altra discarica non serve. Come Forum H2O avevamo evidenziato questioni gravissime sulla vicenda del progetto per la quarta discarica a Cupello e ora apprendiamo dalla stampa e dal sito della Regione che il proponente, la Cupello Ambiente srl, ha richiesto la sospensione/chiusura dell’avvio del procedimento. Una chiara ammissione di responsabilità che è arrivata solo dopo le puntuali osservazioni del Forum. Pur esprimendo soddisfazione per il momentaneo successo rileviamo che a nostro avviso quanto accaduto è del tutto inaccettabile, con un tentativo di realizzare una discarica privata su terreni del consorzio pubblico ignaro dell’avvio della procedura e con i documenti progettuali fuorvianti. Elaborati su elaborati in cui era evidenziato che la discarica sarebbe stata a servizio del Consorzio, senza uno straccio di affidamento. Su questo fatto non si può certo passare sopra “sbianchettando” gli elaborati per ripresentare il progetto. Il Commissario del Consorzio e il Dirigente del Servizio VIA della Regione procedano ad una segnalazione alla Procura di Vasto e agli Ordini professionali degli estensori dello Studio di Impatto Ambientale per le loro opportune valutazioni. Bisogna chiarire il contesto da cui è nata questa iniziativa unilaterale, anche perchè non è che nelle procedure di VIA i cittadini devono stare lì a cercare negli studi addirittura notizie non veritiere. E’ compito dei professionisti e dei funzionari pubblici deputati al controllo assicurare che almeno le informazioni descrittive sul progetto siano affidabili”.
“Abbiamo evidenziato ai rispettivi uffici questi aspetti anche verbalmente ieri ed oggi – conclude la nota – inoltre ribadiamo l’inopportunità di una nuova discarica del privato nell’area quando bisogna puntare su riciclo e riutilizzo dei rifiuti”.