L’attività, svolta attraverso approfonditi controlli incrociati ed un’attenta analisi documentale, ha consentito di far emergere, oltre ad un’illecita gestione dei rifiuti, l’abusiva produzione di biocombustibili (pellet e tronchetti). L’esito della capillare ispezione si è conclusa con il sequestro dell’intero sito di produzione, dell’impianto di abbattimento delle emissioni in atmosfera nonché dell’intera area deposito con all’interno, tra l’altro, circa 5 tonnellate di prodotto confezionato (pellet e tronchetti) pronto per essere posto in commercio, per un valore complessivo stimato superiore a 500.000 euro.
Il citato materiale, infatti, è risultato essere, come riportato dai certificati di analisi di laboratorio, non conforme ai parametri di legge di cui alla norma UNI EN ISO 17225, mentre, per ciò che attiene la segatura in ingresso, è stata rilevata, attraverso i rapporti di prova, la presenza di metalli pesanti. L’attività svolta è solo l’ultima, in ordine di tempo, di una mirata azione condotta sul territorio abruzzese dai militari appartenenti alla componente aeronavale della Guardia di Finanza per contrastare il fenomeno dei reati ambientali e i traffici illeciti di rifiuti ai fini della tutela del territorio e del patrimonio dello Stato.