Vasto. Al lavoro al freddo e al gelo con disagi che si acuiscono nelle ore notturne anche per il mancato funzionamento dell’impianto di riscaldamento in particolare nei settori del piano terra.
A lamentarsi sono gli agenti della Polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Torre Sinello a Vasto che denunciano le difficili condizioni di lavoro in una nota congiunta dei sindacati Sappe, Osapp, Fns Cisl e Cnpp.
“Il personale della Casa lavoro di Vasto – evidenziano le sigle di categoria – in questi giorni di freddo intenso sta operando in condizioni estreme e disagiate, che comunque non paiono trovare adeguate soluzioni da parte delle figure di riferimento dell’istituto stesso. Questa situazione, sta comportando una intensificazione delle lamentele e delle oggettive difficoltà di lavoro per il personale che opera presso la struttura”.
Le organizzazioni sindacali ricordano che dallo scorso 28 dicembre è stato proclamato lo stato di agitazione del personale e contestualmente ritirato le delegazioni sindacali. Maltempo che ha aumentato “le condizioni di disagio estremo che deve affrontare il personale, nonostante l’allerta meteo e a causa delle copiose nevicate e le ondate di vento freddo che si sono susseguite dal 6 u.s., è quello non sono stati posti in essere i dovuti interventi al fine limitare le difficoltà di chi deve raggiungere l’Istituto”.
Viene auspicato “l’intervento repentino ed incisivo del provveditore regionale dott.ssa Cinzia Calandrino verso l’attuale dirigenza affinché si prestino le giuste iniziative per la risoluzione delle problematiche segnalate, al fine di avere un’azione che renda accettabili le condizioni lavorative, almeno quando ci sono avvisi di allerta meteo”.
Della situazione è stato edotto anche il prefetto di Chieti Antonio Corona “al fine di far valutare se vi siano stati tutti gli interventi dovuti, circa la situazione emergenziale rappresentata dai lavoratori della Casa lavoro di Vasto, con particolare riferimento alle difficoltà conseguenti all’assenza di interventi circa la percorribilità regolare del tratto stradale che collega l’istituto”