Due giovani di Chieti dei quali sono state rese note le iniziali, G.G. di 23 anni ed M.R. di 21, entrambi appartenenti al gruppo ”89 mai domi” della tifoseria del Chieti Calcio, sono stati posti agli arresti domiciliari con l’accusa di rapina in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Chieti.
La misura è stata eseguita ieri dagli uomini della Digos della Questura di Chieti. I fatti che vengono contestati ai due giovani risalgono al 30 ottobre del 2016 allorquando un giocatore del Pescara calcio a 5 under 21 venne aggredito a Chieti Scalo, dopo aver prelevato denaro da un bancomat, da alcuni ultrà del Chieti i quali con violenza lo costrinsero a togliersi la tuta con i simboli del Pescara che indossava in quel momento.
Per quell’episodio il 25 novembre del 2016 tre ultras del Chieti erano stati raggiunti da un’ordinanza di custodia agli arresti domiciliari con l’accusa di rapina aggravata e violazione del Daspo. L’episodio fin dall’inizio era stato
inquadrato nell’ambito della rivalità calcistica tra Chieti e Pescara. Dopo l’individuazione dei tre le indagini, che da
allora sono proseguite, hanno quindi portato all’identificazione dell’intero gruppo di tifosi teatini che ha aggredito il calciatore pescarese.