Al centro dell’accaduto una giovane cittadina di Cugnoli, che ricorre alla filiale in questione per richiedere un microcredito non bancabile per l’avvio di una piccola impresa nel territorio comunale. A suo favore interviene il sindaco, che, stando a quanto segnalato dalla responsabile della stessa filiale, promette inizialmente la sua firma come “garante morale”.
Non appena la richiedente riceve, però, l’assenso all’ottenimento del finanziamento, il sindaco inizia a temporeggiare sull’apposizione della firma, “a inventare” si legge nella segnalazione “scuse una meno credibile dell’altra fino ad arrivare a proporre la modifica della lettera stessa come richiesto dal suo commercialista. La nostra società ha acconsentito anche a tale modifica e a quel punto non ne abbiamo più avuto notizie (tutto questo ovviamente a danno diretto della richiedente)”.
Da qui la segnalazione della responsabile, che ha deciso di denunciare un comportamento che va, dunque, contro il senso etico e morale che generalmente si richiede ad ognuno, “tanto più” aggiunge la donna “ad un primo cittadino nostro amministratore pubblico”.