San Vito. Nessun futuro per la costa teatina. È la conclusione a cui giunge Ines Palena, presidente del WWF Zona Frentana e Costa Teatina, riferendosi alla notizia del nuovo progetto di porto turistico che, stando ad alcune voci, dovrebbe sorgere a San Vito Marina.
Come sottolinea la stessa Palena, si tratterebbe di una struttura che, assieme agli altri cinque già esistenti, andrebbe ad occupare un totale di circa 70 chilometri di costa per 2.900 posti barca. “Come dire” sottolinea la presidente “circa 41 posti barca per km contro una media nazionale di 18 (dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, anno 2007). Senza andare a scomodare analisi economiche che dimostrano come questi porti siano ovunque in perdita, ci si chiede la necessità effettiva di tali infrastrutture, a fronte di problemi di erosione costiera drammatici sotto gli occhi di tutti. Quasi la totalità della costa abruzzese è in erosione e da innumerevoli studi si sa che questo fenomeno è accentuato proprio da costruzioni a mare come porti e banchine, che modificano la circolazione delle correnti sottocosta”.
La Palena chiede dunque al sindaco di San Vito di tutelare importanti parti di spiaggia, come accaduto la scorsa estate alla caletta “Il Turchino”, quasi del tutto scomparsa sotto le mareggiate.
“Senza contare” tuona ancora la presidente “che il futuro di questo litorale va verso tutt’altra direzione, ossia quella di diventare Parco Nazionale della Costa Teatina, dove si potrà coniugare la tutela dell’ambiente con uno sviluppo sostenibile, un turismo di qualità, un’economia che valorizzi i prodotti e le peculiarità dei luoghi. È evidente che il Parco come strumento di tutela, promozione e reperimento fondi per il territorio non viene ancora percepito come tale da questa amministrazione, né dalla maggioranza dei Comuni ricadenti nel Parco, mentre il Comune di Fossacesia si è già attivato da tempo per realizzare uno sviluppo sostenibile del territorio, avendo fatto seguire alle intenzioni l’atto concreto con la perimetrazione ai fini istitutivi del Parco Nazionale. Auspichiamo che la forza trainante della Costituente per il Parco Nazionale della Costa Teatina, appena nata, possa smuovere anche gli ultimi indecisi e far comprendere a tutti, cittadini e amministratori, che il Parco sarà il vero volano per l’economia del territorio oltre che l’assicurazione per un benessere durevole. In questo percorso ci aspettiamo che siano proprio i sindaci e il Presidente della Provincia di Chieti gli attori principali”.