Vasto. Nuova mobilitazione in difesa di Punta Penna. È nato, infatti, su Facebook il gruppo “Punta Penna libera dagli inceneritori”, che lotta contro la possibilità di realizzare in quello che è uno dei luoghi più suggestivi d’Abruzzo una centrale termoelettrica alimentata ad oli vegetali.
I membri del gruppo sostengono di aver raccolto informazioni in merito da chi si occupa da anni di incenerimento, biomasse e rifiuti. “Bruciare olio vegetale è una follia” è quanto si legge nel gruppo online, che sostiene anche: “Il motivo della proliferazione di questi impianti sono gli incentivi di danaro pubblico (le bollette degli italiani) date senza criteri che tengano conto dell’impatto ambientale e dei bilanci energetici”.
Il gruppo si oppone alla terminologia adottata dai costruttori di centrali. “La parola biomassa” spiegano, infatti, in proposito “non deve ingannare. Quando si brucia del materiale dai camini vengono fuori sostanze cancerogene, che si disperdono nell’aria e si depositano nel suolo contaminandolo. Quelle sostanze entreranno silenziosamente nella catena alimentare accumulandosi fino ad arrivare nei nostri stomaci ed in quelli dei nostri figli e nipoti. Nemmeno il supposto fabbisogno energetico può essere considerata una valida giustificazione. Innanzitutto perchè non si scambia energia con salute. E poi perchè la supposta efficienza energetica è un inganno, visto che una centrale a biomasse non supera di molto un rendimento energetico del 20%! Di certo noi non resteremo a guardare mentre qualcuno attenta alla salute pubblica. Siamo pronti alla mobilitazione! Ancora una volta Punta Penna ha bisogno dell’attenzione di tutti i cittadini che hanno a cuore la riserva di Punta Aderci”.