Chieti. Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, questa mattina, nel corso di una riunione tenutasi in Comune, ha tracciato il punto della situazione relativa all’allerta meteo diramata dal Centro Funzionale d’Abruzzo.
In attesa degli aggiornamenti meteorologici delle prossime ore, ha convenuto con gli addetti del settore che domani, domenica 17 gennaio, in caso di necessità, attiverà il Centro Operativo Comunale – C.O.C. – per far fronte alle emergenze del caso.
Così in una nota il Movimento 5 Stelle: “Stando alle previsioni meteo di questi giorni, pare proprio che la tanto sperata neve stia per arrivare anche a Chieti. Peccato che la nostra Amministrazione abbia predisposto un piano neve che fa “acqua” da tutte le parti sperando, forse, in una miracolosa stagione tropicale teatina. Il “servizio di prevenzione dei disagi e danni derivanti da precipitazioni nevose” è stato affidato all’ATI Diodato-DMP-Cogemaper per un importo complessivo di soli 48.000,00 Euro a fronte degli oltre 120.000,00 stanziati la scorsa stagione. Le uscite dei mezzi spargisale e spazzaneve, rivelatesi già insufficienti nella stagione 2014/2015, vengono oggi dimezzate e sono state limitate in modo significativo le zone di intervento. Colpevole il significativo “taglio di spesa”, intere zone della città resteranno coperte da neve e ghiaccio con tutti i disagi e le conseguenze che si potrebbero verificare nel caso di precipitazioni copiose. Ecco allora che l’invito dell’Assessore Di Felice, corretto in linea di principio, assume i contorni dell’ennesima presa in giro soprattutto per quelle persone che vivono nelle zone della città che questa Amministrazione ha deciso di sacrificare alla spending review. “Armatevi e spalate!” verrebbe da dire… Un Piano Neve che si rispetti dovrebbe garantire la percorrenza di tutta la rete viaria comunale, soprattutto nelle zone periferiche già costrette a subire il gap fisiologico nei confronti delle zone centrali. Se questa Giunta avesse lavorato nel solco tracciato dalle proposte avanzate dal MoVimento 5 Stelle, in particolare sull’importanza della partecipazione diretta dei cittadini all’amministrazione della città, ad esempio attraverso i Comitati di quartiere, anche in assenza di fondi, si sarebbe potuto organizzare un Piano neve degno di tal nome”.