Lanciano. “E’ vero che nella casa di riposo c’era un numero di anziani superiore al consentito: abbiamo ceduto alle forti pressioni di alcune famiglie, ma in ogni caso non abbiamo mai sottoposto gli ospiti ad alcun tipo di maltrattamento“.
Lo ha detto questo mattina Eva Bucciarelli, 40 anni di Atessa, legale rappresentante della “Casa dell’anziano”, la casa di riposo di Lanciano finita al centro di un’inchiesta della Procura che ha portato a 3 arresti. La donna, detenuta in carcere, ha risposto alle domande del gip Francesca Del Villano Aceto, ammettendo anche di aver agito con maggior fermezza in alcuni casi in cui qualche ospite aveva assunto comportamenti violenti. “Sempre però – ha specificato – nei limiti del lecito”. Stamattina è stata sentita anche la figlia della Bucciarelli, Arianna Di Tommaso, 19 anni, a cui sono stati concessi i domiciliari. La giovane ha risposto al magistrato di non sapere nulla, in quanto il suo lavoro si limitava alle cucine della casa di riposo. I difensori delle 2 indagate hanno già presentato al gip istanza di revoca delle misure cautelari per le loro assistite. Il funzionario della Asl Claudio Turchi, che sarà ascoltato nelle prossime ore, è stato trasferito nel carcere di Teramo.