Lanciano. Solidarietà da CasaPound Italia al cittadino lancianese che martedì ha minacciato di togliersi la vita nell’aula consiliare del comune di Lanciano, per protestare contro l’assenza delle istituzioni, più volte sollecitate ad intervenire a fronte del dramma dell’emergenza abitativa che si trova a vivere con un imminente sfratto esecutivo, per esser poi dissuaso dall’intento dalle forze dell’ordine. Cittadino che solo CasaPound Lanciano ha saputo ascoltare in questi mesi.
“Non possiamo che esprimere la nostra vicinanza umana nei confronti del protagonista di questo episodio, fortunatamente conclusosi senza conseguenze. Un gesto sicuramente estremo, ma espressione di una ben comprensibile disperazione”. Così Nico Barone, responsabile lancianese CasaPound, in una nota
“Il caso in questione – prosegue Barone – non rappresenta che la punta di un vero e proprio iceberg. Sono numerose infatti le famiglie lancianesi che si sono rivolte al nostro movimento per segnalare situazioni di emergenza abitativa. E’ la riprova di come l’attuale amministrazione abbia sostanzialmente dimenticato i lancianesi ed i loro bisogni concreti, e di come la situazione economica e sociale della città non faccia che deteriorarsi”.
“Contro il rischio di doverci ritrovare presto a convivere la realtà di un numero sempre maggiore di nostri concittadini in queste situazioni- conclude la nota – non possiamo che sollecitare le istituzioni affinché intervengano prontamente per un blocco almeno temporaneo degli sfratti, ed affinché nei nuovi bandi per l’edilizia pubblica la cittadinanza italiana costituisca un criterio per l’assegnazione di punteggio aggiuntivo, cosicché i cittadini lancianesi possano vedersi finalmente tutelati i propri bisogni primari. Tutto ciò, dovrebbe essere accompagnato da un censimento degli alloggi di proprietà del comune che non sono ancora stati assegnati, così da poterli mettere a disposizioni dei frentani in difficoltà”.