Carceri, a Vasto gli agenti rifiutano i pasti

carcere_vastoVasto. Prima lo stato di agitazione, ora il rifiuto ad oltranza dei pasti serviti alla mensa del carcere. Non conosce confini la protesta nelle carceri abruzzesi, e che coinvolge ora anche gli agenti della polizia penitenziaria.

Da oggi, infatti, gli agenti in servizio nel carcere di Torre Sinello, a Vasto, hanno iniziato una nuova forma di protesta: non consumare i pasti della mensa di servizio. Alla base della protesta, condivisa da sei sigle sindacali di categoria, ci sarebbero i difficili rapporti con il direttore del penitenziario vastese, che avrebbe intrapreso forme di confronto non dialettico e che “ avrebbe leso e sminuito le prerogative sindacali”. La protesta, fanno sapere i sindacati (Osapp, Uil, Cisl-Fns, Snappel, Ugl e Cnpp), proseguirà fino a quando non saranno rispettate le procedure sulle materie sindacali soggette a forme di concertazione. Tra gli aspetti controversi, peraltro comuni ad altri istituti detentivi, ci sarebbero le precarie condizioni di sicurezza sul lavoro per gli agenti di custodia e un generale sovraffollamento del carcere.


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