Caos autovelox, stanno tornando indietro i soldi delle multe: ecco come

C’è agitazione per il caso delle multe comminate da autovelox non omologati. Come fare per riavere indietro i soldi?

Da tempo si pone il problema delle multe comminate da autovelox “approvati” dal Ministero ma non “omologati“. Stando alla Corte di Cassazione queste due procedure – approvazione e omologazione – sono distinte e ognuna deve seguire il proprio corso autonomo, indipendentemente dall’altra.

Come riavere i soldi delle multe degli autovelox
Come avere indietro le multe degli autovelox – abruzzo.cityrumors.it

Di recente il Tribunale del riesame di Cosenza ha confermato il sequestro preventivo degli autovelox diffusi su tutto il territorio nazionale italiano. Sotto sequestro sono finiti gli autovelox in gestione alla società LaBConsulenze, già finiti nel mirino del tribunale cosentino. L’inchiesta partita dalla città calabrese si è poi allargata ad altre regioni d’Italia.

Tutto è nato perché gli autovelox avevano soltanto ricevuto l’approvazione del Ministero ma non l’omologazione. In molti si chiedono come avere indietro i soldi delle multe ricevute dagli autovelox sequestrati. È possibile? E se sì, cosa bisogna fare per vedersi restituire il denaro?

Autovelox non omologati, come riavere indietro i soldi delle multe

Il problema in questo caso è che i termini legali per contestare le multe degli autovelox sequestrati – 30 giorni per fare ricorso al giudice di pace – sono ormai scaduti. Non per questo, dicono gli esperti, bisogna dare per persi i soldi versati nelle casse comunali. C’è infatti ancora una possibilità di recuperare il denaro.

Procedura per farsi restituire le multe degli autovelox
Autovelox non omologati, come farsi restituire i soldi delle multe? (Foto Ansa) – abruzzo.cityrumors.it

Si può infatti far leva sul dettato dell’articolo 241 del Codice Civile che impone a chiunque – anche a un’amministrazione comunale dunque – si sia arricchito indebitamente a spese altrui (ovvero “senza giusta causa”) di risarcire la persona danneggiata restituendole l’importo ingiustamente percepito. Pertanto la strada praticabile non consiste tanto nel presentare ricorso contro la singola multa, ma quella di avviare un’azione legale direttamente contro il Comune ingiustamente arricchitosi.

Per farlo bisognerà affidarsi a un avvocato in grado di seguire la causa con la necessaria competenza. Chi è stato multato più volte dagli autovelox non omologati potrebbe trovare conveniente riunire in un’unica causa le contestazioni ricevute in modo da ottimizzare le spese legali e massimizzare la possibilità di ottenere un adeguato risarcimento. 

Più laborioso invece sembra essere farsi ridare i punti persi della patente. La causa per arricchimento senza giusta causa mira infatti a farsi restituire il denaro. Non si applica anche a una sanzione accessoria come la decurtazione dei punti dalla patente. 

Anche nel caso in cui scattasse il rimborso del denaro, non per questo la sanzione amministrativa perderebbe la sua validità formale. Questo perché i termini per impugnare il verbale (i famosi 30 giorni di tempo per il ricorso al giudice di pace) sono scaduti. 

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