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Cronaca

Brutte notizie per il Parco Nazionale d’Abruzzo: è morta all’improvviso!

Era uno dei due splendidi esemplari rimasti ancora in vita dal giorno del loro arrivo nel parco, un rarissimo esempio di come si possa regalare speranza a chi è in difficoltà

Il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise è il più antico tra tutti i parchi italiani. Nato nel settembre del 1922, fu riconosciuto dallo Stato l’11 gennaio 1923. L’idea di farne un’area protetta, sulla scia del grande Parco americano di Yellowstone, era già nata verso la fine del 1800, quando questo territorio divenne esclusiva Riserva di Caccia dei Savoia, proprio come l’altro patriarca dei parchi italiani: il Gran Paradiso.

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Il Parco si estende su tre regioni: Abruzzo, Lazio e Molise. La parte abruzzese è la più cospicua, perché ricopre circa l’80% del territorio del Parco, poi il Lazio con circa il 18% e infine il Molise con circa il 12%. Copre una superficie di circa 50.000 ettari, circondati da altri 80.000 ettari di pre-parco, una zona cuscinetto che fra le sue funzioni ha quella di tutelare gli animali che spesso escono dai confini convenzionali del Parco stesso.

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Un esemplare con una storia molto particolare

Nel grande parco del centro Italia, sono tante le specie protette che vengono aiutate a non scomparire e a vivere serene in cattività, tra le tante anche quella dell’orso marsicano tipico della zona, più tranquillo e abituato a riconoscere la presenza dell’uomo, al contrario di quello del trentino ad esempio, ed evitarlo girandogli alla larga, sulla falsariga dei lupi. Nel 2020 però una storia aveva colpito molto l’opinione pubblica, quella di tre esemplari di orsi di origine lituana, arrivati e accolti proprio nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, dopo essere sopravvissuti agli abusi e ai maltrattamenti di un circo lituano.

Un esemplare con una storia molto particolare  – Abruzzocityrumors.it

Greta, Brumo e Nita, questi i nomi dei tre orsi accolti in Italia, trasferiti in Abruzzo dove hanno trovato rifugio dopo essere stati costretti a vivere in gabbie strette e a esibirsi per il pubblico. Una storia come tante purtroppo che si inserisce in un contesto di abusi simili subiti anche da altri animali nelle stesse circostanze. Da quel giorno gli orsi hanno vissuto tra le bellezze della natura di queste zone, integrandosi perfettamente con l’ambiente, gli altri animali e l’uomo.

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La sfortunata fine di Nita

Greta, la più anziana, è venuta a mancare nel 2022, lasciando Brumo come unico compagno di Nita, ma qualche mese fa, anche se la notizia è stata divulgata soltanto ieri, anche Nita, l’altra femmina del gruppo è morta. Nonostante il trauma della cattività, Nita aveva trovato una certa serenità nel Parco, dove è stata accolta in un’area protetta con vasche, alberi e spazi ampi dove rifugiarsi. Sebbene l’area fosse limitata rispetto al suo ambiente naturale, era comunque un miglioramento rispetto alle condizioni disumane dei circhi.

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La notizia, resa nota solo con l’arrivo del referto ufficiale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, parla di un quadro clinico compromesso a livello sistemico, dato anche dall’età, con pleurite siero-fibrinosa, cuore con marcata ipertrofia ventricolare sinistra, epatite e di conseguenza una grave insufficienza epatica. Benvoluta da tutti, così come il compagno Brumo, Nita ha vissuto a Pescasseroli per quasi cinque anni, interagendo pienamente con gli altri orsi nello spazio a loro dedicato. Era stata subito sterilizzata, insieme agli altri due, come richiesto dal Ministero dell’Ambiente, e nell’area del Centro Visite si era addirittura scavata una sua tana in un piccolo angolo in fondo al recinto, poi adattata dagli addetti, per ovvie ragioni di sicurezza.

Mauro Simoncelli

Romano di nascita, giornalista, scrittore, appassionato di sport e non solo. Mi piace informarmi e informare su tutto ciò che accade intorno a noi. Da sempre collaboro con giornali e tv e mi arricchisco attraverso il contatto quotidiano della radio. Oggi scelgo l’informazione quotidiana a tutto campo con passione e determinazione.