Momenti di paura all’aeroporto di Pescara questa mattina. Un pilota è stato costretto ad un atterraggio di emergenza. Ecco cosa è successo.
Doveva essere una mattinata come le altre all’aeroporto di Pescara, ma intorno alle 8:30 è scattato l’allarme: il pilota di un velivolo ha chiesto la possibilità di effettuare un atterraggio di emergenza. Sul posto gli agenti di polizia per effettuare tutti gli approfondimenti del caso.
Stando alle prime informazioni, l’atterraggio di emergenza è stato dovuto alla presenza a bordo di un passeggero in escandescenza. La persona è stata consegnata alla polizia per tutti i controlli del caso e poi trasferito in ospedale per le cure. La situazione è tornata alla normalità in davvero poco tempo e l’aereo ha ripreso la sua tratta.
La ricostruzione dell’accaduto
La polizia, anche grazie alle testimonianze dei presenti e dei piloti, è riuscita in davvero poco tempo a ricostruire meglio l’accaduto. L’aereo era partito poco prima da Paphos (Grecia) ed era diretto a Parigi. Ad un certo punto il passeggero, molto probabilmente ubriaco, ha iniziato a dare in escandescenza tanto che il comandante ha deciso di atterrare sulla pista dell’aeroporto abruzzese per riportare la situazione alla normalità e consentire agli altri presenti di viaggiare in sicurezza.
Subito dopo l’atterraggio, infatti, il passeggero è stato consegnato alla polizia per effettuare tutti i controlli del caso. Gli agenti in accordo con i sanitari, hanno deciso per il trasferimento al Pronto Soccorso per le cure. Per il momento non si hanno notizie se sono state presentate delle denunce nei confronti dell’uomo. L’aereo nella stessa mattinata odierna ha ricevuto l’ok da parte delle autorità locali per riprendere il volo per Parigi.
Paura per i passeggeri
Sono stati attimi di terrore per i passeggeri a bordo dell’aereo. L’incubo terrorismo è ormai ritornato presente in Europa dopo le ultime vicende e in un primo momento non era stata esclusa neanche questa ipotesi. Fortunatamente il tutto si è concluso senza particolari danni e il fermo della persona in escandescenza ha permesso di proseguire il voto in sicurezza.