Arrestato in Italia “l’uomo invisibile”: la Polizia lo ha scoperto così…

Era stato definito “l’uomo invisibile”. Era riuscito a sfuggire alla cattura per anni ed aveva guadagnato una cifra record, ma nel nostro Paese ha commesso un errore clamoroso. Che ha permesso agli agenti di fermarlo

Per anni era riuscito a sfuggire all’arresto, eludendo i controlli delle forze dell’ordine di tutto il mondo. La sua attenzione ai particolari e la sua bravura nel mondo informatico, lo avevano trasformato in una sorte di “uomo invisibile”. Qualcuno lo aveva definito il “Re delle truffe”, ricordando l’abilità con la quale riusciva a completare alcune operazioni a scapito di ignare vittime. Aveva un modus operandi chiaro e  che gli permetteva di completare in modo puntuale le sue operazioni. Ma stavolta, nonostante le precauzioni, è stato scovato ed arrestato. A causa di una svista imperdonabile.

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Arrestato in Italia l’uomo invisibile. Ha commesso una leggerezza incredibile – Abruzzo.Cityrumors.it

Una volta messo piede in Italia, sono scattate le manette. L’uomo, un quarantatreenne italo-australiano era ricercato in tutto il mondo. Su di lui pendevano accuse per reati di frode telematica e riciclaggio. Per cercarlo e scovarlo si era mossa addirittura l’FBI, che si era messa sulle sue tracce dopo l’esecuzione di un mandato di arresto internazionale, emesso dalla Corte Distrettuale del Nord Carolina (U.S.A). Il 47enne era considerato uno degli uomini più in gamba nel mondo informatico: un elemento in grado di sottrarre denaro e di riciclarlo in breve tempo.

L’uomo invisibile: ecco come beffava le sue vittime

Aveva un modo di agire che gli aveva permesso di guadagnare cifre importanti e riusciva sempre a far perdere le sue tracce: in rete e nella vita di tutti i giorni. Si era fatto strada colpendo un gran numero di internauti, e sfruttando un particolare modus operandi. Colpiva soprattutto anziani e persone che riteneva particolarmente vulnerabili, facendo comparire sui monitor dei loro personal computer alcuni messaggi chiari: “Il suo pc è compromesso”, si leggeva, “bloccato per via di un errore”, al quale era solitamente associato un numero di un call center da contattare immediatamente.

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L’Fbi si è interessata all’uomo ed ha concluso l’arresto all’aeroporto di Malpensa – Abruzzo.Cityrumors.it

Gli utenti, generalmente poco esperti e spaventati, contattavano con urgenza il numero fornito, per cercare di recuperare i dati personali ed evitare di dover buttare il proprio apparecchio elettronico. Ma a quel punto, piuttosto che un call center, si contattava una banda criminale, che dipendeva dal 47enne e che invitava gli utenti al pagamento dell’assistenza tecnica: senza però ottenere alcun risultato.  La truffa è proseguita per anni ed ha portato l’uomo ad affinare la sua tecnica, permettendogli di alzare il tiro e creare truffe sempre più ingegnose.

Truffe milionarie: ecco quanto ha guadagnato l’uomo invisibile

Secondo il Federal Bureau of Investigation (F.B.I.) l’uomo era riuscito a guadagnare una cifra record grazie alle frodi informatiche condotte su scala mondiale: circa trentuno milioni di dollari, grazie agli illeciti conseguiti. Secondo la legge statunitense, rischia una pena di oltre trenta anni di reclusione, avendo truffato almeno dieci persone di età superiore ai cinquanta anni. L’uomo è stato arrestato in Italia, appena messo piede all’aeroporto di Malpensa. Aveva infatti commesso un errore piuttosto banale per uno della sua esperienza e generalmente molto abile a superare controlli e divieti.

Quando si era imbarcato, in un volo proveniente da Singapore e diretto a Milano, non si era reso conto di aver consegnato un documento che ha permesso agli agenti di identificarlo immediatamente. Probabilmente un documento che aveva già utilizzato in passato o che ha comunque permesso di identificarlo in pochi minuti. Una leggerezza incredibile per un truffatore della sua taglia. Le immediate ricerche messe in campo dagli operatori del C.O.S.C. – Polizia Postale di Milano, in collaborazione con l’Ufficio Polizia di Frontiera di Malpensa, hanno permesso nel giro di poche ore di individuare l’uomo.

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L’arresto è stato effettuato all’aeroporto di Malpensa – Abruzzo.Cityrumors.it

Al momento dell’arresto  aveva con se diverse migliaia di euro in contanti, alcuni dispositivi informatici, carte di credito e due orologi di rilevantissimo valore. E’ stato fermato e portato nel carcere di Busto Arsizio, dove ora risponderà alle domande degli inquirenti. Sarà interrogato anche dagli agenti del Federal Bureau of Investigation, che nei mesi scorsi avevano già arrestato un altro cyber criminale latitante e fermato in Italia. La collaborazione tra i due Paesi, nella lotta ai reati informatici, continua senza sosta.

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