La Polizia di Stato mette in guardia i cittadini: attenzione al messaggio che sta arrivando a milioni di italiani, è una truffa.
Con l’avvento della tecnologia e dei mezzi di comunicazione di massa si sono moltiplicati a dismisura i tentativi di truffa a danno di milioni di persone. Ogni giorno, infatti, tantissimi utenti ricevono email ed sms da numeri sconosciuti o da finti account contenenti link malevoli, finalizzati a sottrarre dati sensibili o, peggio ancora, denaro.
Dopo la truffa del pacco in giacenza, quella del finto premio da riscuotere e della falsa proposta di lavoro, ha ora cominciato a circolare un nuovo messaggio altrettanto pericoloso che sembra provenire niente di meno che dalla Polizia di Stato.
Le stesse autorità hanno messo in guardia i cittadini esortandoli a tenere gli occhi bene aperti e a non cadere nel tranello.
Proprio nelle ultime settimane alle autorità competenti sono arrivate diverse segnalazioni a proposito di un nuovo messaggio truffa che starebbe circolando fra gli utenti. In pratica, si tratterebbe di un sistema di phishing particolarmente insidioso e sofistico perché cerca di imitare le comunicazioni ufficiali della Polizia di Stato o di altre istituzioni con tanto di logo.
Si parla in questo caso di truffa dell’ID Spoofing, in cui i malintenzionati manipolano l’indirizzo del mittente, cercando di farlo appare il più verosimile possibile e convincere le vittime di trovarsi di fronte alla comunicazione di una vera autorità giudiziaria, così che si sentano obbligate ad aprire eventuali allegati o link malevoli.
Di solito il messaggio fa riferimento ad un’indagine sul conto del destinatario a causa di un presunto reato, come ad esempio crimini informatici o frodi finanziarie. Per saperne di più, si invita pertanto il malcapitato a cliccare su un link esterno.
È chiaro, quindi, che questo tipo di truffa miri a fare leva sullo stato emotivo dell’utente, il quale non solo entra in agitazione per il contenuto della comunicazione, ma si sente anche obbligato a cliccare sul link perché proveniente da un’autorità. Con questo meccanismo si genera di fatto una reazione immediata da parte della vittima. Com’è possibile dunque difendersi dal tranello?
Il primo consiglio è cercare di mantenere la calma e verificare l’autenticità del messaggio e del mittente prima di compiere qualsiasi altro gesto. In particolare, cliccare su link esterni ne scaricare allegati. A scopo preventivo è inoltre fondamentale installare anche sul telefono un software antivirus e abilitare l’autenticazione a due fattori, affinché nessuno possa accedere ai propri dati sensibili. Infine, si raccomanda di rimanere sempre aggiornati sulle ultime truffe online e contattare la Polizia Postale qualora si abbia il sospetto di essere vittime di una truffa.