Questa droga che non ha niente a che vedere con la normale cocaina, ma è un problema sempre più diffuso tra i giovani
In molti la conoscono come “pink cocaine”, altri come “tussi”. Quel che è certo, è che si tratta di una sostanza che sta alimentando una nuova emergenza tra i giovani, complice il fascino ingannevole di un’estetica accattivante e una pericolosa diffusione in contesti legati al lusso e alla trasgressione. Ma cos’è davvero la cocaina rosa, e perché sta facendo così paura?
A dispetto del nome, non ha nulla a che vedere con la cocaina tradizionale. Questa è una droga sintetica, derivata dal 2C-B, ossia una sostanza psichedelica scoperta negli anni ’70 e inizialmente usata in ambito medico. Al giorno d’oggi, però, la cocaina rosa è tutt’altro. Spesso viene alterata e miscelata con composti chimici sconosciuti, aumentando i rischi di chi la assume, rendendo ogni dose una pericolosa scommessa.
Si presenta sotto forma di polvere dal caratteristico colore rosato, un dettaglio che cattura l’attenzione e la rende immediatamente riconoscibile. L’effetto? Un mix esplosivo di euforia, allucinazioni e stimolazione fisica, che però nasconde conseguenze pesantissime, sia a livello fisico che psicologico.
La cocaina rosa viene associata al mondo delle feste private e dei locali esclusivi, un contesto che ne sminuisce la pericolosità agli occhi di molti giovani. Ma la realtà racconta una storia diversa: questa droga è un cocktail chimico imprevedibile, dove ogni assunzione espone a un rischio concreto di overdose o gravi effetti collaterali.
Quali sono gli effetti della cocaina rosa
Tra i più comuni ci sono tachicardia, crisi d’ansia, paranoia, allucinazioni persistenti e, nei casi peggiori, convulsioni o arresto cardiaco. La cocaina rosa non si limita a minacciare il corpo: i danni sulla psiche possono essere altrettanto devastanti, con episodi di panico e disturbi mentali che possono durare anche settimane.
Originata in Sud America, la cocaina rosa si è rapidamente diffusa in Europa e in Italia, alimentata da una rete di traffico sofisticata che sfrutta spesso il dark web per sfuggire ai controlli. In Italia, i sequestri sono aumentati negli ultimi mesi, soprattutto in contesti di lusso o in eventi riservati, dove questa droga si è guadagnata una reputazione “esclusiva”.
Le autorità, però, non abbassano la guardia. L’allarme è alto, e gli esperti sottolineano l’urgenza di campagne mirate per sensibilizzare i più giovani sui pericoli di questa sostanza, smontandone il fascino ingannevole.
Il colore rosato e l’aura “glamour” della cocaina rosa sono il suo cavallo di Troia: una facciata attraente che nasconde una realtà pericolosa e mortale. È questa l’insidia più grande di una droga che sfrutta l’estetica per camuffare i suoi effetti devastanti.