Alba Adriatica, bici rubata trovata dopo un anno: la vicenda

Alba Adriatica. In Italia la probabilità di ritrovare una bici rubata è meno dell’1% (Registro Italiano Bici).

Inizia così un racconto di un lettore relativamente ad un vicenda accaduta nei giorni scorsi ad Alba Adriatica dopo il ritrovamento di una bicicletta rubata a distanza di un anno.

Il racconto

“La bici era parcheggiata e legata sul lungomare albense, e poco dopo è comparsa anche la persona che ne aveva la disponibilità. Dopo un breve confronto e tralasciando la pantomima di circostanza, la cosa sorprendente è stata che questa persona lavorasse in uno stabilimento balneare.
Tuttavia, le sorprese non erano ancora finite perché nel breve è arrivato pure il gestore dello stesso chalet che, nonostante ignorasse la giuridicità, davanti ai carabinieri tendeva a difendere chi lavorava per sé.
Utile ricordare che in questi casi dopo una denuncia così circoscritta, senza ombra di dubbio, una delle parti o è un ladro o un bugiardo o un ingenuo, che penalmente si traduce nei reati o di furto o ricettazione o incauto acquisto.
Dunque è stato inquietante constatare che qualcuno tentasse di riabilitare una persona solo perché appartenente alla “famiglia lavorativa” ai danni però di coloro che si sono rivelati a tutti gli effetti essere i legittimi proprietari della bici.
Un po’ come se un cliente del suo ristorante lo chiamasse per segnalare la presenza di un capello nel piatto e il titolare se la prendesse con l’avventore anziché valutare anche il comportamento del personale.

Entrando nel clima elettorale l’episodio richiama temi come sicurezza, turismo, senso civico e Bolkestein.
A proposito, precisando che gli imprenditori albensi sono famosi per serietà e ospitalità, non vorremmo però che la proverbiale coesione delle famiglie che gestiscono le concessioni balneari, almeno in questo caso, abbia portato qualcuno a sconfinare verso una subcultura ai limiti della connivenza e dell’omertà.
In altre parole, rubare una bici è odioso ma cercare di rubare la dignità altrui è decisamente peggio.
Fortunatamente, grazie alla professionalità dei carabinieri di Alba Adriatica la bici è stata poi restituita al legittimo proprietario mentre la persona che lavora nel locale chiamata a rispondere dell’accaduto”.

 

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