In Abruzzo è scattato il divieto di balneazione dopo che è stata scoperta l’alga tossica in mare: ecco quali sono le zone interessate.
Negli ultimi giorni, la regione abruzzese ha visto scattare il divieto di balneazione in alcuni tratti del litorale adriatico dopo che è stata scoperta la presenza dell’alga tossica, potenzialmente pericolosa per la salute dell’essere umano.
Il nome scientifico dell’alga tossica è Ostreopsis ovata ed è tipica nei mari tropicali. Nonostante ciò, questa specie da qualche anno è arrivata anche nei nostri mari, precisamente nelle acque del Mediterraneo e potrebbe causare gravi disagi ai tanti bagnanti che popolano le spiagge da Nord a Sud della penisola. Tantissimi sono i sintomi che provoca: febbre, mal di gola, dermatiti e congiuntivite, tra gli altri.
È possibile trovare l’alga spesso dove le coste sono rocciose ed è assolutamente fondamentale fare di tutto per evitarle, soprattutto quando ci sono le mareggiate. Per questo motivo in Abruzzo è scattato il divieto di balneazione a causa dell’alga tossica, diverse sono le zone interessate.
Alga tossica in Abruzzo: ecco le zone divieto di balneazione
A causa della presenza delle alghe tossiche in Abruzzo, le autorità competenti hanno provveduto a chiudere alcuni tratti balneari e adottato delle misure per garantire la massima sicurezza dei bagnanti. L’allarme è scattato a Vasto, una delle località turistiche in provincia di Chieti.
A firmare i provvedimenti che vietano ai cittadini e turisti di fare il bagno è stato il sindaco Francesco Menna il quale ha chiuso il tratto a sud Punta Vignola (200 metri) e quello a sud di Punta Lebba (800 metri). Si tratta di un divieto temporaneo di balneazione con lo scopo di evitare ogni rischio per la salute dei bagnanti.
Una situazione spiacevole, soprattutto perché ci troviamo nell’alta stagione turistica e balneare. Per il momento, la situazione è tenuta sotto controllo dalle autorità locali che stanno lavorando in collaborazione con gli esperti ambientali con l’obiettivo di monitorare la situazione delle alghe tossiche.
È stato comunicato, inoltre, che l’ARTA ha trovato delle alte concentrazioni di un’alga altamente tossica dal nome Ostreopsis ovata, famosa per le sue capacità di produrre tossine marine. Queste tossine possono provocare dei seri problemi di salute alle persone e anche negli organismi marini. Una decisione, quella del divieto di balneazione, più che giusta.