Mare mosso, 100 persone restano bloccate sulla portaerei Cavour a Ortona

Ortona. Circa 100 persone tra autorità (assessori regionali e amministratori locali) e giornalisti, sono rimasti bloccati a bordo dalla portaerei Cavour, da oggi, e per tre giorni ormeggiata a circa un miglio dal porto di Ortona.

Il moto ondoso rende infatti a rischio il trasbordo degli ospiti sulle pilotine per ritornare in porto.

Per l’evacuazione è stato quindi necessario l’intervento di due elicotteri che si stanno occupando di accompagnare tutti dalla “Cavour” fino all’aeroporto di Pescara. Si tratta di un elicottero da 5 e uno da 4 posti, che effettueranno complessivamente 23 viaggi, ognuno di mezz’ora circa.

Il presidente della Regione Abruzzo e il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Ammiraglio Giuseppe De Giorgi hanno già lasciato la portaerei. Il mare è forza 2 e anche se a bordo il disagio non si avverte particolarmente, stamani molti si sono sentiti male, per arrivare sull’ammiraglia della Marina militare. Tra questi il sindaco di Roseto, Enio Pavone, trasportato in terra ferma con l’elicottero.

E’ possibile che il convegno organizzato per venerdì, sempre sulla “Cavour”, si svolgerà a terra per evitare problemi.

SULLA CAVOUR ACCORDO REGIONE-MARINA MILITARE
Nell’inusuale luogo dell’hangar della portaerei Cavour, ammiraglia della Marina militare italiana, ormeggiata nella rada del porto di Ortona, il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, e il Capo di Stato maggiore, ammiraglio Giuseppe De Giorgi, hanno siglato un accordo di collaborazione. Sono almeno 16 i punti interesse che saranno oggetto di comuni azioni. Si va dallo sviluppo di progetti per la rigenerazione di ambiti urbani ed extraurbani al potenziamento delle infrastrutture e della tecnologia supporto della logistica in ambiti portuali. Ancora: studio e sviluppo di sistemi per la sorveglianza e l’intrusione portuale, gestione degli impatti delle variazioni climatiche delle marre, sistemi per ridurre le emissioni inquinanti, strategie per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, tutela e sorveglianza dei siti archeologici sottomarini, progetti di ricerca in riferimento ai fondi comunitari. Ma è soprattutto il tema dello sviluppo dell’Adriatico nella sua totalità, nel quadro più generale dell’Euroregione Adriatico-Jonico, che l’accordo di collaborazione intende operare, così come è stato ampiamente spiegato anche dall’ammiraglio De Giorgi. De Giorgi ha definito l’accordo una collaborazione strategica di ampia portata, in considerazione della posizione dell’Abruzzo in Adriatico, fronte sul quale si confronterà l’Italia nel prossimo ventennio. Un’iniziativa che sarà presa a modello, come ha rivelato lo steso ammiraglio, per future iniziative con altre regioni. Il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, non ha nascosto la sua commozione ed ha ringraziato la Marina militare italiana, segnatamente il Capo di stato maggiore, per aver “raccolto subito l’entusiasmo della nostra ricerca di un confronto per iniziative che consentiranno all’Abruzzo e al suo mare di coltivare un’esaltazione culturale ma anche la possibilità di sviluppo economico”. “L’accordo che firmiamo – ha proseguito il presidente D’Alfonso – si nutre della capacità di combinare le competenza della Marina miliare espressa a più alto livello”. Il Presidente ha infine esposto all’ammiraglio anche l’esigenza di “poter valutare le reciproche esperienze di formazione del personale nella scuola di guerra di Venezia, allo scopo di guadagnare questo particolare expertise in favore della Regione”. L’ammiraglio De Giorgi, concludendo i lavori, ha portato agli ospiti intervenuti, autorità e stampa, i saluti del ministro della Difesa, Roberta Pinotti, la quale, come è stato riferito, ha “approvato entusiasticamente l’iniziativa”.

 

 

 

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