Nei contenitori gialli chiamati “Olivia”, i cittadini potranno conferire l’olio alimentare residuo dalle fritture e dalla conservazione degli alimenti (da scatolette di carciofini, tonno, acciughe e dai sottolio in genere), senza disperderlo nell’ambiente.
Un passo importante se si pensa che questorifiuto, se disperso in natura, è altamenteinquinante per l’ambiente.
L’olio esausto inoltre, giunto al depuratore, ne innalza i costi dimanutenzione (ogni kg che raggiunge l’impianto comporta una spesa di 50 cent) e, se versato negliscarichi domestici, ostruisce le condutture fognarie, e raggiungendo i corsi d’acqua ed il mare, crea un film a pelod’acqua che ostacola il passaggio di ossigeno e luce in profondità, a discapito della salute di flora efauna acquatica.
Se raccolto in maniera differenziata, l’olio esausto può essere avviato a recupero e trasformato in prodotti molto utili tra i quali biodiesel, distaccanti peredilizia, prodotti per la cosmesi, inchiostri, lubrificanti industriali, detersivi e nuova energia.
I contenitori già presenti sul territorio si trovano presso l’oasi ecologica di valle Anzuca, in piazza Sant’Alfonso, sul piazzale della stazione ed in via Nazionale Adriatica sud, vicino il distributore dell’acqua davanti alla scuola elementare. I nuovi contenitori invece sono stati posizionati come segue: viale Maiella – nei pressi della piscina comunale; via Antinori; via Foro – nei pressi della variante; rione Michetti – nei pressi della Madonnina; via Scarfoglio – zona Villanesi; via Nazionale Adriatica Nord – Pretaro; piazza Tirreno – lato via Monte Sirente; piazza di Porta Ripa
“In questo modo – spiega la Cosvega – cerchiamo di essere più vicini agli utenti, facilitandoli nel conferimento dell’olio ed evitando che questo vada disperso. La presenza di un maggiore numero di contenitori è anche un incentivo ad effettuare questo tipo di raccolta, che non tutti i cittadini fanno, ma che è molto importante per la salvaguardia dell’ambiente. Nel corso del 2015, continua Cosvega, contiamo di raddoppiare i quantitativi raccolti, che per il primo semestre del 2014 sono stati di 3120 Kg”.