Lanciano. Nella giornata di ieri l’associazione Ascom-Abruzzo ha provveduto ad inviare ai dirigenti del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare le osservazioni contro il progetto “Ombrina Mare” d30 Bc Md proposto dalla Mediterranean Oil and Gas di Londra.
Qualche mese fa il Tar del Lazio si era espressa in merito al progetto Ombrina Mare richiedendo alla società londinese un supplemento documentale necessario per l’ottenimento dell’ Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia).
Dichiara Angelo Allegrino, Presidente dell’ Ascom-Abruzzo, associazione che rappresenta centinaia di operatori del commercio, del turismo e dei servizi: “Esprimiamo profonda preoccupazione in merito alla eventuale approvazione del progetto “Ombrina Mare” che non solo non garantisce alcun beneficio alla popolazione abruzzese ma che rappresenta già oggi un forte deterrente per i turisti che intenderebbero trascorrere le proprie vacanze sulla Costa dei Trabocchi. Per i contenuti più squisitamente tecnici delle osservazioni presentate, l’Ascom – Abruzzo si è servita della disponibilità di Maria Rita D’Orsogna, docente alla California State University, da diversi anni in prima linea contro l’istallazione di impianti petroliferi in Abruzzo. Diversi i punti affrontati nelle osservazioni: dalla possibilità di incendi e scoppi degli impianti, alla fuoriuscita accidentale di fanghi e petrolio”.
Conclude Angelo Allegrino: i commercianti e gli operatori turistici che mi onoro di rappresentare sono sempre più consapevoli che il futuro per la nostra costa è la conservazione del paesaggio e dei luoghi. La realizzazione di Ombrina Mare è incompatibile con la Costa dei Trabocchi e con lo sviluppo turistico che con fatica si sta delineando con la realizzazione della pista ciclabile sull’ex tracciato ferroviario e con l’istituzione del Parco Nazionale della Costa Teatina”.